Io non riesco a perdonare. È troppo difficile perdonare quando si ha molto sofferto. Ma forse certe volte perdonare è anche sbagliato…
Una lunga lettera che ho nel cassetto da troppo tempo. La premessa è che il tema è molto delicato e complesso. E che io sono lontano da quel minimo di sapienza che sarebbe necessaria. Però ho pensato di provare ugualmente a rispondere. La lettera è molto lunga e troppo dolorosa per essere consegnata ad auditori di cui non si vede il volto. Sì! È vero. Non perdonare consente di escludere una persona, il più possibile, dai nostri pensieri e da quelli che riteniamo doveri e urgenze della nostra vita. E quindi, in un certo senso, ci si libera di lei. Ma fino a un certo punto! Perché poi, in un modo o in un altro, quel volto, quella circostanza, quelle parole, quei fatti… tutto risalta fuori, ed è fonte non piccola di angoscia. Quanto al perdonare sempre, bisogna distinguere. Secondo il Vangelo di Gesù, al peccatore bisogna perdonare sempre, senza mai perdonare il peccato. Anzi, la vera condanna del peccato è amare il peccatore. E qui, secondo me, bisogna aggiungere un’altra considerazione. E cioè, che perdonare è molto più severo che giudicare e condannare. Perché in fondo, chi è condannato sta pagando, e quindi può pensare di sistemare i conti. Ma chi è perdonato è esposto a vivere sempre davanti al male che ha combinato, e al bene che ne ha avuto in cambio. Noi peccatori perdonati viviamo dentro ad un terribile e meraviglioso debito. E sappiamo che non arriveremo mai a sdebitarci. E quando chi avesse subito da noi qualche male e ora da noi ricevesse del bene, ci ringraziasse, noi avremo bisogno di dirgli sempre che i debitori siamo noi. Quando poi la faccenda varca i confini della vita e va oltre la morte, tutto si complica ancor di più: perché Lui non solo mi perdona, ma anche mi salva, e prepara addirittura una festa per accogliermi dopo la morte. Ieri sera ero a cena con i miei fratelli di sangue, e uno di loro diceva di avere sempre presente la nostra mamma che è in paradiso da qualche anno. E anche per me è così. E spesso mi batte il cuore quando mi accorgo che adesso che vede tutta-tutta la mia miseria mi vuole ancora più bene. Perché mi fa capire che Dio è così.
Buona Domenica a chi mi ha scritto queste parole tanto tempo fa.
E Buona Domenica a tutti voi, carissimi.
Don Giovanni.
Domenica 11 Maggio 2014