Dopo l’omelia:

ACCOGLIENZA

Pres. Figli amatissimi, che cosa domandate a Dio, alla Santa Chiesa, a questa nostra famiglia?

Sposi Noi,……………….. già uniti per grazia del Signore nel sacramento del Matrimonio, ora insieme domandiamo la misericordia di Dio, che di generazione in generazione è per coloro che lo temono; invochiamo da Lui, per le preghiere della Chiesa qui riunita, la grazia di poter vivere la Regola delle Famiglie della Visitazione e nella Famiglia vivere, in modo conforme al nostro stato, castità, obbedienza, povertà e stabilità, per tutta la vita. Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, da cui prende nome ogni famiglia, sia nei cieli che sulla terra, ci dia di fortificarci in potenza nell’uomo interiore, per mezzo del Suo Spirito.

Pres. Davvero non possiamo contare su di noi ma solo sulla misericordia e la fedeltà del Signore. Accogliendovi dunque, siamo ben consapevoli che nessuna garanzia costituiscono né i vostri   propositi, né l’aiuto che può venirvi da noi. Dio solo, per puro suo dono, può dare a voi fedeltà e perseveranza per vivere con noi per sempre in vera comunione d’amore. Il Padre delle misericordie e Dio di ogni consolazione, che ci elesse in Cristo prima della costituzione del mondo, perché fossimo santi e immacolati davanti a Lui, vi prevenga con il suo Spirito Santo, unica sorgente di tutti i carismi che voi sperate.

INVOCAZIONE DELLO SPIRITO SANTO E PREGHIERA LITANICA

Pres. Perciò invochiamo il Padre e da Lui il dono del suo Spirito Santo e vivificante.

Canto d’invocazione allo Spirito Santo

Pres. Ancora la stessa domanda umilmente e insistentemente rinnoviamo, per l’intercessione della Vergine Maria, degli Angeli, dei Santi e dei nostri morti, che già ci hanno preceduto in Paradiso.

Litanie dei Santi

PROFESSIONE

Pres. Ed ora, …………………, dopo aver invocato lo Spirito Santo e l’intercessione della Vergine e dei Santi, vi invito a pronunziare il vostro impegno per tutta la vita. Volete per sempre vivere sotto il giogo soave dell’obbedienza, così com’è determinata dalla Regola e dallo Statuto, nella devota sottomissione al mistero del Vescovo, del Papa e della Chiesa tutta?

Sposi Sì. Ci conceda il Signore l’obbedienza del Cristo al Padre suo, per la quale Egli annientò sé stesso fino alla morte e alla morte di Croce. Promettiamo l’obbedienza reciproca nel timore di Cristo, secondo le parole dell’Apostolo: “Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore, e i mariti amino le proprie mogli come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso per lei”. E ancora promettiamo l’obbedienza filiale, tutta sovrannaturale, che si fonda e si alimenta di fede nell’infallibile risposta del Dio fedele alla pienezza della nostra docilità e all’umiltà della nostra preghiera per chi ci guida, e l’obbedienza fraterna a quanti Dio ha posto nella Famiglia, portando gli uni i pesi degli altri.

Pres. Volete vivere nella povertà conforme all’Evangelo, che proclama la beatitudine dei poveri e promette loro le ricchezze inesauribili del Regno?

Sposi Sì. Ci conceda il Signore la povertà evangelica, che confonde ogni avarizia e ogni desiderio mondano, libera dalle preoccupazioni di questo secolo, e dà la vera libertà dei Figli del Regno.

Pres. Volete vivere nella castità, secondo la vostra vocazione di sposi, realizzando così in pienezza questo mistero di donazione che si è iniziato in voi il giorno delle vostre nozze, immagine di quell’amore casto e immacolato con cui il Cristo ama la sua Chiesa?

Sposi Sì. Ci conceda il Signore di vivere il nostro affetto reciproco e quello per i figli sempre più in spirito di totale donazione, e di ordinare questo nostro affetto ed ogni altro rapporto alle esigenze assolute dell’amore di Dio, riconosciute ed attuate anche attraverso le indicazioni che ci verranno dalla nostra partecipazione alla comunità e secondo gli esempi, nella storia della Chiesa, delle sante famiglie cristiane che si sono ispirate alla Santa Famiglia di Maria, Giuseppe e Gesù.

Pres. Volete infine vivere nella comunione della Famiglia, per fede e gratitudine verso l’unica grazia che a tutti e a ciascuno è data nella comunità?

Sposi Sì. Ci conceda il Signore una comunione con i fratelli, le sorelle e gli sposi così piena come quella della prima comunità cristiana, per poter essere assidui alla carità fraterna e all’ascolto della Parola di Dio, allo spezzare del Pane e alla preghiera per il mondo intero, facendo domande, suppliche e azioni di grazie per tutti gli uomini, a lode della gloria del Padre.

Pres. Volete dunque, ………………….., nello Spirito Santo, dire al Padre il vostro “sì”, per Gesù Cristo Nostro Signore e Salvatore?

Sposi Sì. Così speriamo che il Signore ci conceda di poterlo dire per tutta la vita, per la misericordia di Dio, per le preghiere di tutta la Famiglia e di tutti coloro che ci amano e intercedono per noi, vivi e morti.

Pres. Confermi il Signore quello che ha operato in voi, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti Amen.

Pres. Deponete allora la Regola che vi è stata consegnata e che ora sottoscrivete, sull’altare dell’Eucarestia, invocando la conferma del Signore su quanto ha operato in voi, e l’aiuto della Vergine Madre di Dio e di tutti i santi.

Dopo la comunione:

CONSEGNA DELLA CROCE

Pres. Figli dilettissimi, ricevete la croce del vostro Signore e Sposo. Prendetela e portatela ogni giorno, non per costrizione, ma spontaneamente secondo Dio, per amore di Lui che vi ha creati, di Lui che vi ha redenti, di Lui che vi ha santificati. Se Egli fu crocifisso per la sua debolezza, vive però ora nei cieli, e vive in voi per la potenza di Dio. È Lui stesso, il Risorto, che vi consegna questa croce, chiedendovi se veramente lo amate, e ripetendovi, come a Pietro: “Quando eri più giovane, ti cingevi la veste da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti porterà dove tu non vuoi”. E questo per significarvi in qual modo saranno in voi crocifisse le passioni, sarà vinta la corruzione, inghiottita la morte, rinnovata la vita, consumate le nozze, a gloria di Dio e dell’Agnello che è stato sgozzato, e che vive e regna nei secoli dei secoli.

Tutti Amen.