16 Nessuno dunque vi condanni in fatto di cibo o di bevanda, o per feste, noviluni e sabati: 17 queste cose sono ombra di quelle future, ma la realtà è di Cristo. 18 Nessuno che si compiace vanamente del culto degli angeli e corre dietro alle proprie immaginazioni, gonfio di orgoglio nella sua mente carnale, vi impedisca di conseguire il premio: 19 costui non si stringe al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legamenti e cresce secondo il volere di Dio. 20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste ancora nel mondo, lasciarvi imporre precetti quali: 21 «Non prendere, non gustare, non toccare»? 22 Sono tutte cose destinate a scomparire con l’uso, prescrizioni e insegnamenti di uomini, 23 che hanno una parvenza di sapienza con la loro falsa religiosità e umiltà e mortificazione del corpo, ma in realtà non hanno alcun valore se non quello di soddisfare la carne.
Colossesi 2,16-23

Il pericolo è veramente quello del sorgere e dell’affermarsi di una “religione” alternativa alla fede di Gesù! Una religione fatta di riti e prescrizioni.
Forse possiamo cogliere in questi vers.16-17 anche un’allusione ad osservanze e riti della Prima Alleanza, ora trascesi, superati e abbandonati dalla fede cristiana.
Si tratta di cose che sono “ombra di quelle future”, “ma la realtà è di Cristo” (alla lettera: “il corpo di Cristo”): la tensione tra “ombra” e “corpo” dice ora l’opportunità e dunque il dovere di raccogliere tutto nella Persona del Signore Gesù e del suo Vangelo!
Queste “deviazioni” si sono presentate, e anche oggi si presentano, nel sorgere e nell’insorgere di affermazioni, di “segni” e di adempienze che non sono la sostanza della fede di Gesù, e per questo possono diventare pericolose attenzioni e pratiche, e danni per la fede!
Il ver.18 le cita come “culto degli angeli … immaginazioni … orgoglio della mente carnale … impedimento di conseguire il premio della comunione con il Signore”.
L’immagine del legame tra il capo e il corpo (ver.19) conferma tutto questo come disegno essenziale di Dio.
Il ver.20 riafferma con forza la verità centrale della nostra totale comunione con la Pasqua del Signore (“siete morti con Cristo agli elementi del mondo), e dunque la caduta di “prescrizioni e insegnamenti di uomini” (ver.22), come “non prendere, non gustare, non toccare” (ver.21), “tutte cose destinate a scomparire con l’uso, prescrizioni e insegnamenti di uomini”!
Credo che ognuno di noi abbia qualche conoscenza ed esperienza di questa “falsa religiosità e umiltà e mortificazione del corpo” cose che “non hanno alcun valore se non quello di soddisfare la carne” (ver.23).
Proprio per questo vivo come dono straordinario quello di poter camminare ogni giorno con voi nel Vangelo di Gesù!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Com’è importante quell’avvertimento: Non lasciatevi imporre precetti quali: «Non prendere, non gustare, non toccare»! Non scambiare per volontà di Dio “cose destinate a scomparire con l’uso, prescrizioni e insegnamenti di uomini”. Anche il nostro Maestro ce lo ha ricordato (Matteo, cap. 15). Siamo davvero liberati da forme religiose che non sono quelle di Gesù e del Vangelo; ad esempio, quella “mortificazione del corpo” cui si accenna al v.23. – La realtà, invece, è di Cristo: la concretezza della salvezza è in Lui. Seguendo fedelmente Lui, “il corpo riceve sostentamento e coesione … e cresce secondo il volere di Dio”. Così è bello (o sarebbe bello) crescere…