1 Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. 2 In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; 3 ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. 4 Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. 5 Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. 6 Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.
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Nel suo commento alla Lettera di Giovanni, Agostino indica il criterio “per mettere alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio”(1Gv.4,1). E il criterio è l’amore: lo spirito d’amore viene certamente da Dio. Questo illumina l’affermazione “ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio”(ver.2). L’incarnazione è il mistero e l’evento che conduce Gesù fino all’obbedienza della Croce.
E’ di assoluta rilevanza la presenza del termine ‘spirito’ per indicare una realtà che l’uomo non possiede e non gestisce, ma, se è spirito da Dio, è dono di Dio, e se è spirito non da Dio è dominio del male sulla fragilità dell’uomo. Mi sembra molto importante riflettere su questo, perchè la nostra tradizione di pensiero è molto tentata di attribuire all’uomo ogni male e ogni bene, di fatto ignorando questa potenza sovr-umana degli spiriti,sia dello spirito che è da Dio, sia dello spirito che non è da Dio. Quindi, “ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo ”
Ascoltiamo ora con molta attenzione il ver.4:”Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che ha vinto il mondo”. Dunque,si può dire che noi abbiamo vinto, non per nostra forza e virtù, ma perchè la Pasqua di Gesù ci libera dal male e dalla morte.
Il mondo ascolta gli spiriti del mondo(ver.5). “Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio, ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore”(ver.6). Ancora è sempre, Signore, grazie per il tuo dono d’amore.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
I versetti odierni ci confermano nella straordinaria verità che lo Spirito di Dio abita in noi: senza di lui non potremmo nemmeno dire “Padre nostro…” Da dove ci viene questa sicurezza? Dice la lettera: “ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio”; è bella la versione della TOB secondo cui ogni spirito che “non divide” Gesù Cristo, è da Dio. E noi non “dividiamo” Gesù, ma diamo piena adesione a lui, alla sua persona, in cui si armonizzano la realtà umana del Figlio dell’uomo e la realtà divina del Figlio di Dio. C’è, inoltre, il criterio di Sant’Agostino citato da don Giovanni, la pratica dell’amore; e noi, pur con tutto il nostro egoismo ed egocentrismo, cerchiamo di percorrere questa via.