sposalizio della vergineCaro don Giovanni, sono veramente disperata. Dopo un solo anno di matrimonio, celebrato con
grandi feste, mia figlia mi ha comunicato che suo marito frequenta un’altra donna e le ha detto di lasciare la casa dove abitano, perché è sua. Sono stati “morosi”, e lei capisce perché non dico fidanzati, per quasi dieci anni. Che cosa può fare la Chiesa per difendere il santo matrimonio? Non credo che mia figlia riuscirà a ricostruire la sua vita. Credo che non sia un caso isolato. Aspetto un suo parere.

Cara signora, le assicuro prima di tutto il mio affetto insieme alla mia povera preghiera. Anch’io mi trovo spesso in situazioni simili a quella che lei mi dice, e penso con quanto dolore una mamma porti una simile prova. Mi trovo spesso davanti a famiglie dove il papà e la mamma non sono sposati né religiosamente né civilmente e qualche volta mi dicono del loro desiderio di sposarsi in chiesa. Le confesso che mi sembrano delle vicende che, sebbene non arrivate alla pienezza del dono di Dio, sembrano più orientate a riflettere, a sperare e a preparare un regalo che non hanno ancora ricevuto.
Sopra tutto, credo che a noi sia chiesta grande pazienza e grande misericordia. Spero che lei possa essere vicina al dolore di sua figlia. Non ci sono vicende e situazioni che non possano essere avvicinate e visitate
dalla luce del Vangelo. Di questo è chiesto a noi di essere annuncio e segno. Lei stessa, nella Messa di questa domenica, potrà ascoltare dalla Parola di Dio quanto il suo amore per noi non abbia confini. Buona domenica a lei e ai cari lettori di “Cose di questo mondo”.

Giovanni della Dozza

Domenica 10 maggio 2015.