A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue,
6 che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
7 Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra
si batteranno il petto.
Sì, Amen!
8 Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!
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La parola che oggi il Signore ci regala esordisce con la breve e incisiva memoria dell’opera di Dio per noi e in noi. E questo, con la premessa fondamentale. Il Signore è “Colui che ci ama”! E’ bello accogliere queste parole come una “definizione” della persona di Gesù: noi lo conosciamo così! Come appunto “Colui che ci ama”, senza limiti e senza condizioni! Con altrettanta incisività viene ricordata la sua opera per noi: Egli “ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue”! Il suo sacrificio d’amore “è” la nostra liberazione dai nostri peccati. Noi siamo “costituzionalmente” dei “liberati”. Quindi, come Lui è Colui che ci ama, così noi siamo i liberati dai nostri peccati con il suo sangue.
E così Egli “ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre” (ver.6). Noi, liberati dai nostri peccati con il suo sangue, costituiamo una comunità regale e sacerdotale. Questi due attributi dicono la condizione e il compito essenziale di questa piccola comunità, e cioè l’annuncio e la testimonianza della regalità divina, e il compito sacerdotale di mediazione tra Dio e l’intera umanità. Perché quello che è avvenuto a noi e per noi, deve essere comunicato e dato all’intera comunità umana. Perché questo è il progetto divino di salvezza dell’umanità, anzi di tutta la creazione. Tale è la sua gloria e la sua potenza nei secoli dei secoli, conclude il ver.6.
Non si tratta solo di una notizia, né di una dottrina, ma è un evento: “Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero” . Ricordiamo il compimento della profezia di Zaccaria 12,10 nel racconto della passione di Gesù in Giovanni 19,37: “Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”. E l’estensione universale della salvezza:” … per lui tutte le tribù della terra si batteranno il petto”: la salvezza di tutta l’umanità! Il ver.8 esplicita l’opera divina come il nome stesso di Dio in Gesù: “Io sono l’Alfa e l’Omega”: la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, per dire il principio e la fine di tutto quello che si può dire e scrivere. “Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!”: pienezza dell’ ”Io sono” rivelato da Dio a Mosè in Esodo 3,13-15. Tutta la creazione e tutta la storia visitate e salvate da Dio.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Come commentava ieri Vincenzo durante la Messa,anche a me ha colpito il primo versetto.
Il Signore è Colui che ci ama e che ci ha liberato.
Nel momento del dubbio,della lontananza,del silenzio,della paura..
Lui è quello che ti ama e che ti ha liberato,
poi forse ognuno conosce i modi e le strade per cui questo è avvenuto e avviene nella propria storia.
Una bella occasione per ritornare a Lui e reinnamorarsi,se ce ne fosse il bisogno.
Mi è sembrato molto bello e importante esordire in questo libro con questa chiarezza e questo slancio.
‘Ogni occhio lo vedrà’..
Avanti così!Ci chiama!
“A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen”.
Questa formula, come altre presenti nell’Apocalisse, ci comunica gioia ed entusiasmo, e ci suggerisce anche come pregare quando ci mancano le parole. “Ha fatto di noi un regno”: siamo noi a costituire quel regno di Dio, che egli guida e governa. E siamo costituiti sacerdoti: non tanto a somiglianza degli attuali sacerdoti (che sarebbero, più correttamente, dei “presbiteri” in funzione della comunità), quanto nel senso di mediatori presso Dio a nome di tutti gli uomini e di tutto l’universo. – Colui che era e che è, è anche Colui che viene: presente e operante nella storia umana e nella vicenda di ognuno.