1 Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. 2 Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, 3 Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, 4 Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, 5 Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, 6 Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, 7 Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, 8 Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, 9 Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia, 10 Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, 11 Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
12 Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, 13 Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, 14 Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, 15 Eliùd generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, 16 Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
17 In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
Matteo 1,1-17

Metto in evidenza alcune osservazioni che il nostro brano di inizio suggerisce. Innanzi tutto, prendiamo atto che si tratta di una storia! La Parola di Dio è questa Storia! Non siamo davanti ad un trattato filosofico, né ad una dottrina religiosa, né ad un codice di leggi…..ma davanti alla storia. Se mai, appunto, non siamo davanti ad “una storia”, ma davanti “alla storia”, alla storia universale. Siamo davanti al segreto e alla rivelazione di tutta la storia. Ogni storia trova in questa storia la sua presenza, la sua origine, il suo senso, il suo posto, le sue ferite e la sua speranza. Qui si ritrova e si riconosce la storia di ogni popolo, di ogni cultura , di ogni uomo e donna, dai potenti fino agli ultimi, ai piccoli, ai poveri, agli esclusi. Qui è presente la mia storia. E la tua. Questo Libro parla di Dio, ma non meno parla di te. E parla a te come a tutte le generazioni passate e a tutte quelle che verranno.
Questa Storia è la “genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo”(ver.1). Tutto quello che in questa Storia è raccontato è in riferimento a Gesù Cristo. Nessun frammento della creazione e della storia è staccato da Lui. Tutta la creazione e tutta la storia sono raccolte intorno a Lui. Questo primo capitolo del Vangelo secondo Matteo vuole porsi come la memoria e la convocazione di tutto quello che ha condotto la creazione e la storia verso di lui, Gesù!
E’ una storia di “generazioni”. Quelle qui esplicitamente citate vogliono “rappresentare” tutta la storia e tutte le generazioni, rigorosamente nessuna esclusa. Non è una storia “privilegiata”, una storia eccelsa per genialità, o santità, o forza …. E’ la nostra storia comune-. Ed è in questa “storia comune” che è nascosto il grande segreto, quello che fiorisce dal primo versetto successivo al nostro brano di oggi: la nascita di Gesù! In questa Storia c’è ogni storia. Anche la tua e la mia storia.
Essendo la storia di tutti, in questa storia c’è tutto. Il bene e il male. La vita e la morte. La bontà e la crudeltà. La gioia e il dolore……. Ma dentro a questo “disordine”, è nascosto un ordine, una direzione, una preparazione, un’attesa, una vocazione….Per questo, il ver.17, che chiude il nostro brano di inizio del nostro cammino nel Vangelo, avverte di un ordine, di una successione ordinata. Tutto sembra caotico, ma in realtà tutto è “ordinato”. Le quattordici generazioni per ognuno dei tre grandi periodi che la Parola oggi ci segnala possono indurci ad un tentativo di interpretazione. Da Abramo a Davide sembra si voglia dire il mistero dell’elezione. Abramo e Davide: due persone e due storie “elette”. Esplicitamente in mano a Dio! Profezia di un’Elezione suprema , quella che sarà rivelata e compiuta in Gesù. Da Davide alla deportazione in Babilonia : le genti! E cioè tutte le nazioni, tutte le culture, tutte le religiosità, tutte le civiltà. Tutti: tutta l’umanità. Un piccolo popolo che deve “disperdersi in mezzo alle nazioni per renderle partecipi del dono ricevuto dagli “eletti”. Perché nessuno è eletto se non perché la sua elezione venga ”partecipata”. Dalla deportazione in Babilonia a Cristo: la salvezza. Il nome “Gesù” significa in ebraico “Dio salva” e “salvezza di Dio”. In Lui la salvezza di tutti e di tutto.
Mi piace segnalare e suggerire un altro spazio di ascolto, di attenzione e di pensiero. Ci sono in questa genealogia quattro donne: Tamar, Racab, Rut e Betsabea. Può essere molto interessante farsi invitare nelle loro storie e nella singolarità delle loro vicende. Se qualcuno e qualcuna sono interessati, si potrebbe cercare di farne una conversazione amichevole…
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Non avevo mai notato con attenzione che le prime parole del primo versetto dicono: “Libro della genesi di Gesù”. Parole che annunciano quindi non solo la genealogia del Signore, ma tutta la sua genesi: è il principio, l’origine di tutto, di tutta questa grande storia che vede compiersi in Gesù la nuova creazione e vede in lui stesso l’uomo nuovo, quello secondo il progetto amorevole di Dio. Quanto sta per accadere è in continuità con la storia precedente: Gesù è il messia, figlio di Davide, suo successore ed erede della regalità, ed è figlio di Abramo, quindi erede della promessa di benedizione per tutti i popoli e di una discendenza innumerevole. Poche parole ci annunciano un grande “Vangelo”…
Dalle sentinelle di Betania mi è arrivata notizia del viaggio che sarebbe iniziato oggi con il Vangelo.
Parto così,senza aver fatto le valigie e con la testa per aria..e subito rimango colpito dalla meraviglia di queste ‘generazioni’ continue…
Generazioni che non si fermano nemmeno durante la deportazione in Babilonia. Si genera prima,durante e dopo gli snodi più delicati della storia.
Un’onda di vita che non si arresta,coinvolge uomini e donne di ogni tempo calati fino al collo nella storia.
Fino al falegname con le mani rovinate e la segatura nei capelli..e al suo figlio Gesù..lo stesso che ci ri-genera con la sua resurrezione.
Ci dice Paolo che si viene generati in Cristo mediante il Vangelo (1 Cor 4,15).
Dove ci porterà il Vangelo da qua all’avvento?
Cosa genererà?
E di chi siamo figli e padri?Di chi lo saremo?
Oggi intanto mi ritrovo subito figlio grato e fratello dei due di Betania,che da qualche giorno erano pronti con lo zaino.
Buon viaggio a tutti.