Siamo all’ultimo giorno di uno straordinario “pellegrinaggio” in Africa, nel quale le sorelle e i fratelli della famiglia di cui faccio parte, che da decenni vivono nella Missione della Chiesa bolognese in Tanzania, hanno guidato il nostro gruppo, una trentina di persone tra giovani e vecchi. Lo chiamo “pellegrinaggio” perché abbiamo potuto gustare e vedere la bontà e la sapienza del Signore in un “mondo” per molti aspetti del tutto diverso dal nostro. Un mondo dominato dalla povertà, in un continente enorme e secolarmente invaso e depredato delle sue ricchezze naturali, culturali e spirituali dall’avidità spesso sanguinaria del nostro mondo, e particolarmente delle grandi potenze europee. La “missione bolognese” della nostra Chiesa vi ha portato il segno e il frutto della sua fede e della sua carità. Con grande cura la conoscenza della Parola del Signore viene diffusa in ogni villaggio e nei “gruppi del vangelo”, che sono le Comunità di base presenti in tutta la Missione. Dalla formazione dei giovani alla cura dei malati tutto viene vissuto con un’attenzione privilegiata per i poveri. Noi, che conosciamo le attuali difficoltà di un Paese europeo come l’Italia, dove, contraddicendo tra l’altro il nostro grande patrimonio culturale e spirituale, si vivono oggi atteggiamenti di rifiuto verso l’immigrazione, che conduce tra noi figli dell’Africa e di altri continenti, abbiamo vissuto con ammirazione e commozione la fraternità con queste persone. Oggi in Italia qualcuno si sente invaso dallo straniero e si dimentica che nei secoli noi europei siamo stati gli invasori, i colonizzatori e i predatori di quelle terre. Oggi è necessario sperare di poter finalmente trovare e praticare un clima di vera pace e profonda fraternità. Come noi in questi giorni siamo stati accolti tanto affettuosamente e generosamente, così desideriamo ricevere tra noi questi fratelli che vengono da lontano. L’invito al banchetto che ogni giorno abbiamo ricevuto, dalla bellezza della Messa all’affettuosità delle visite e degli incontri, desideriamo continuarlo nella Messa e nell’accoglienza solidale della nostra Chiesa e della nostra città. Buona domenica a tutti i cari lettori del Carlino.

Giovanni della Dozza

Nota: Articolo pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 30 Luglio 2017 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.