Caro don Giovanni, i tempi più distesi dell’estate hanno promosso poche sere fa una lunga chiacchierata nel giardino della pensione dove ho fatto visita a mia moglie e ai miei bambini che combattono il caldo di questi giorni con il ristoro del mare. Si parlava del più e del meno con altri ospiti dell’albergo, e improvvisamente tutto il discorso si è piegato verso l’argomento della fede. Mi ci sono buttato anch’io per dire come, pur non frequentando la chiesa, vivo una fede semplice e libera. Voglio bene a Gesù, leggo il Vangelo volentieri, e lo racconto ai miei bambini di nove e sette anni che per farmi un complimento dicono che sono più bravo dei loro catechisti. Forse non so neanche che cosa sia la fede. Poi mi è venuto in mente lei e una sua predica ad un matrimonio di amici e mi è venuta voglia di scriverle. Mi fa piacere se mi dice qualcosa.

Caro amico, il suo messaggio mi ha piacevolmente sorpreso. E’ proprio vero che le vie del Signore sono infinite. Mi sembra evidente che lei per primo si stupisce di quello che vive e che mi comunica in poche parole. Ma il bello è che quello che lei vive è semplicemente vero. Propio stamattina mi trovavo davanti a due versetti del Vangelo secondo Matteo, dove Gesù dice che ogni peccato sarà perdonato, ma che uno non sarà perdonato, ed è il peccato contro lo Spirito Santo. Le note delle bibbie dicono che si tratta di versetti difficili.

Anche per me lo sono stati, ma oggi tutto mi sembra più semplice, e anche le sue parole lo confermano. La fede infatti non è la conoscenza intellettuale di una dottrina. E non è neppure il rigore di un’osservanza rigorosa a comandamenti morali. E’ anche tutto questo, ma è molto di più! Gesù ci dice che la fede è innanzi tutto un’esperienza. Una cosa grossa che capita. Un fatto reale. L’incontro con un avvenimento straordinario che entra in tutti gli spazi della nostra vita. Lei ha sicuramente la fede! Lei vuole bene a Gesù, legge volentieri il Vangelo e addirittura lo racconta ai suoi bambini che ne sono affascinati. Questa è la sua fede! E’ il regalo meraviglioso della fede.

Quello che vedo in lei chiaramente è l’affetto per la strada che il Signore le sta facendo percorrere. Chissà quante altre meraviglie le comunicherà il Vangelo! Chissà quante belle cose le faranno capire i suoi bambini con i quali sta camminando nella via di Gesù! Il peccato contro lo Spirito sarebbe il non voler riconoscere quanto bene Dio le abbia regalato. Come sia vera e bella la Parola che Gesù mette nella sua mente e nel suo cuore. La fede dunque sta nella semplice e umile concretezza di quello che lei sta vivendo. E tutto quello che manca? E lei accenna alla sua non frequentazione della chiesa. E quello che in lei, e molto di più in me, ci fosse ancora di sbagliato, di lontano dalla gioiosa pace del Vangelo? Siamo per strada!

Mi sono chiesto come mai nel mio recente incidente di salute il Signore non mi abbia portato via. Forse è per avvertirmi che in poco tempo devo fare ancora molta strada. Lei la sua frequentazione della chiesa ce l’ha nell’incontro con i suoi figli. Loro sono la predicazione e la testimonianza evangelica che Gesù le regala. Che cosa vuole di più? Tutto il resto verrà! Il Signore non è solo potente. E’ anche un po’ prepotente. Non è solo sapientissimo. E’ anche furbo. Vedrà come sempre di più si farà riconoscere! Con affetto. d.Giovanni.