11 Ci sono poi i giudici, ciascuno con il suo nome: di coloro il cui cuore non commise infedeltà e di quanti non si allontanarono dal Signore, sia il loro ricordo in benedizione! 12 Le loro ossa rifioriscano dalla loro tomba e il loro nome si rinnovi nei figli, perché essi sono già glorificati. 13 Samuele, amato dal suo Signore, profeta del Signore, istituì la monarchia e unse dei prìncipi sul suo popolo. 14 Secondo la legge del Signore governò l’assemblea e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe. 15 Per la sua fedeltà si dimostrò profeta e per le sue parole fu riconosciuto veggente degno di fede. 16 Egli invocò il Signore, il Sovrano, quando i nemici lo premevano all’intorno, con l’offerta di un agnello da latte. 17 Il Signore tuonò dal cielo e con grande fragore fece udire la sua voce; 18 sterminò i capi degli abitanti di Tiro e tutti i prìncipi dei Filistei. 19 Prima dell’ora del suo sonno eterno attestò davanti al Signore e al suo unto: «Né denari né sandali ho preso da alcuno», e nessuno poté contraddirlo. 20 Ancora dopo che si fu addormentato profetizzò, predicendo al re la sua fine; anche dal sepolcro levò la sua voce per cancellare con una profezia l’iniquità del popolo.
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Sembra affermarsi il valore e lo spessore di una funzione – qui, ai vers.11-12 – non tanto in se stessa, quanto per la fede e la fedeltà di chi la esercita!
Qui, appunto per i giudici: sono coloro “il cui cuore non commise infedeltà” e che “non si allontanarono dal Signore: sia il loro ricordo in benedizione”.
Da qui l’augurio e la speranza che “le loro ossa rifioriscano dalla loro tomba e il loro nome si rinnovi nei figli”.
E’ nella stessa prospettiva che viene ricordato e lodato Samuele!
Di lui si ricorda prima di tutto che “fu amato dal Signore” (ver.13)!
E quindi, suo profeta, “istituì la monarchia e unse dei principi sul suo popolo”! (ver.13).
Per la sua rettitudine “secondo la legge del Signore governò l’assemblea”, e questo è stato per il bene di tutti: “Il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe” (ver.14).
“Profeta … e veggente degno di fede” lo è stato “per la sua fedeltà … e per le sue parole”! (ver.15).
La positività e preziosità del suo ministero profetico è dimostrata dalla sua fedeltà e dalle sue parole di “veggente degno di fede”!
Per questo il Signore si è mosso per la salvezza di tutto il popolo.
Per questo, invocato da Samuele, ha salvato il popolo sterminando i suoi nemici (vers.16-18).
Se avete tempo, date uno sguardo a 1Samuele12, che vi darà ampia illuminazione sull’umile rigorosa onestà di Samuele.
E leggete rapidamente 1Samuele28,6-25 che vi illuminerà sul ver.20 del nostro brano!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.