1 Speranze vane e fallaci sono quelle dello stolto, e i sogni danno le ali a chi è privo di senno. 2 Come uno che afferra le ombre e insegue il vento, così è per chi si appoggia sui sogni. 3 Una cosa di fronte all’altra: tale è la visione dei sogni, di fronte a un volto l’immagine di un volto. 4 Dall’impuro che cosa potrà uscire di puro? E dal falso che cosa potrà uscire di vero? 5 Oracoli, presagi e sogni sono cose fatue, come vaneggia la mente di una donna che ha le doglie. 6 Se non sono una visione inviata dall’Altissimo, non permettere che se ne occupi la tua mente. 7 I sogni hanno indotto molti in errore, e andarono in rovina quelli che vi avevano sperato. 8 La legge deve compiersi senza inganno, e la sapienza è perfetta sulla bocca di chi è fedele. 9 Chi ha viaggiato conosce molte cose, chi ha molta esperienza parla con intelligenza. 10 Chi non ha avuto prove, poco conosce; 11 chi ha viaggiato ha una grande accortezza. 12 Ho visto molte cose nei miei viaggi, il mio sapere è più che le mie parole. 13 Spesso ho corso pericoli mortali, ma mi sono salvato grazie alla mia esperienza. 14 Lo spirito di quelli che temono il Signore vivrà, 15 perché la loro speranza è posta in colui che li salva. 16 Chi teme il Signore non ha paura di nulla e non si spaventa perché è lui la sua speranza. 17 Beato colui che teme il Signore. 18 A chi si appoggia? Chi è il suo sostegno? 19 Gli occhi del Signore sono su quelli che lo amano; egli è protezione potente e sostegno vigoroso, riparo dal vento infuocato e dal sole meridiano, difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta. 20 Il Signore solleva l’anima e illumina gli occhi, concede guarigione, vita e benedizione.
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Mi sembra di osservare tre passaggi nel brano della Parola che oggi riceviamo dalla bontà del Signore. Tre passaggi in un unico “tema”: l’esistenza è l’esperienza di un viaggio. Più che un viaggio o viaggi nello spazio, è il grande viaggio nel tempo! Siamo in viaggio! Questo è il viaggio fondamentale! Il viaggio reale!
Abbiamo tuttavia anche l’esperienza di viaggi immaginari, fughe dalla realtà e itinerari ingannevoli e anche dannosi. Questo è il tema dei vers.1-8. Vengono chiamati “sogni”, e possono essere semplicemente proprio quelli che chiamiamo sogni.
Chi è “privo di senno” (ver.1) se ne lascia afferrare e ingannare: “come uno che afferra le ombre e insegue il vento” (ver.2). In questa concezione pessimista-realista il sogno se mai mostra quello che già si vede nella realtà.
Ma in esso è già presente una distorsione dannosa della realtà. Dal falso non può uscire il vero (ver.4).
Tuttavia talvolta – sembra sia raramente! – si tratta di “una visione inviata dall’Altissimo” (ver.6).
Siracide resta fondamentalmente pessimista circa la realtà del sogno. Ne vede più che altro il pericolo: “I sogni hanno indotto molti in errore” (ver.7).
Ciò è evidente nel confronto con “la legge” e con “la sapienza” (ver.8).
Questi, invece, sono “i viaggi” veri e importanti che costruiscono la sapienza positiva della nostra vita. Ritengo che i “viaggi” di cui parlano i vers.9-13 siano anche viaggi concretamente compiuti, ma facciano riferimento soprattutto al grande viaggio della storia. La storia di ognuno e la storia di tutti. Tale viaggio della storia e nella storia costruisce l’esperienza profonda di una persona e di un popolo.
Ma il viaggio fondamentale ed essenziale è quello della fede.
E’ il viaggio della salvezza che Dio dona e compie in noi! Questa è la terza parte del nostro brano, ai vers.14-20.
Nella Messa di questa mattina veniva proclamato il testo di Marco 10,46-52 che fa memoria del miracolo di Gesù per il mendicante cieco Bartimeo figlio di Timeo, a Gerico. Quando il Signore regala la vista al mendicante cieco, questi si alza e lo segue. E’ il tratto in salita che da Gerico porterà Gesù alla sua Pasqua a Gerusalemme.
Mi è stato dolce e bello interpretare i versetti del Siracide alla luce di questo viaggio dietro a Gesù, proprio adesso che siamo al principio della Quaresima, verso Gerusalemme dove faremo Pasqua con Lui!
Per via di questo cieco che adesso ci vede mi piace citare in particolare i vers.19-20: “Gli occhi del Signore sono su quelli che lo amano; egli è protezione potente e sostegno vigoroso, riparo dal vento infuocato e dal sole meridiano, difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta. Il Signore solleva l’anima e illumina gli occhi, concede guarigione, vita e benedizione”.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Com’è il viaggio della nostra vita? Quando viaggiamo, siamo alla scoperta di cose nuove, natura, arte, culture, persone… Siamo colpiti dalla bellezza dei luoghi e ci amareggiamo davanti a certe condizioni di vita di tanta gente… Nel quotidiano, invece, siamo facilmente spenti, disinteressati davanti alla normalità e alla ripetitività dei gesti, delle azioni… Ma questo viaggio di ogni giorno lo compiamo in comunione con Dio, partecipi fin da ora della sua “vita eterna”: ogni giorno potrebbe essere ricco di scoperte e di meraviglie. Tutto si svolge mentre – come dice il Siracide – “gli occhi del Signore sono su quelli che lo amano…” e Lui è pronto a proteggere, difendere e, se anche sbagliamo, Egli è “soccorso nella caduta”. Le prove connaturate con la vita non possono essere evitate, ma il Signore le sostiene con noi.