12 E chi domanderà: «Che cosa hai fatto?», o chi si opporrà a una tua sentenza? Chi ti citerà in giudizio per aver fatto perire popoli che tu avevi creato? Chi si costituirà contro di te come difensore di uomini ingiusti? 13 Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose, perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto. 14 Né un re né un sovrano potrebbero affrontarti in difesa di quelli che hai punito. 15 Tu, essendo giusto, governi tutto con giustizia. Consideri incompatibile con la tua potenza condannare chi non merita il castigo. 16 La tua forza infatti è il principio della giustizia, e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti. 17 Mostri la tua forza quando non si crede nella pienezza del tuo potere, e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono. 18 Padrone della forza, tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza, perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
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E’ molto preziosa la sottolineatura dell’impossibilità di giudicare l’onnipotenza divina, perché è proprio questo ad aprire la strada della sua infinita misericordia!
Provo a dire timidamente una parola sul compimento di questo nella Persona e nella Pasqua di Gesù! E’ l’evento nel quale tutta la potenza di Dio può liberamente raccogliersi e compiersi nella debolezza della Croce e nella salvezza universale che dalla Croce scaturisce: siamo qui al cuore e all’apice della misericordia di Dio, e di quella sua divina potenza che in Gesù porta Dio ad offrirsi come vittima di salvezza!
Non condivido la traduzione italiana del tratto del ver.12 reso con “chi ti citerà in giudizio per aver fatto perire popoli che tu avevi creato?”. A me sembra si debba tradurre: “chi ti citerà in giudizio per popoli periti che tu avevi creato?” e che non si debba attribuire a Dio la loro perdizione.
Così, allo stesso modo, non lo si potrà accusare di essere difensore di uomini ingiusti! Proprio perché è Dio che ha “cura di tutte le cose” (ver.13), non può essere accusato di essere giudice ingiusto! Vedete come avanza potente la rivelazione della giustizia divina come “giustizia che salva”! Giustizia salvifica! Radicalmente altra di una “giustizia vendicativa”, che è tipica della giustizia umana, per la quale ognuno deve pagare il male che ha commesso.
Tale mi sembra il “segreto messianico” che questa Parola del Signore ci dona! Così, i vers.14-15 ribadiscono l’assoluta potenza del giudizio divino. E i vers.16-18 proclamano come propria della giustizia divina la sua indulgenza e la sua mitezza!
E’ meraviglioso che nel Signore la sua potenza sia il principio della sua misericordia! Dio è così potente da essere più potente delle “ragioni” della giustizia: “Tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza, perché, quando vuoi, tu eserciti il potere”!! (ver.18).
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.