1 Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. 2 Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato, perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore. 3 Tu hai odiato gli antichi abitanti della tua terra santa, 4 perché compivano delitti ripugnanti, pratiche di magia e riti sacrileghi. 5 Questi spietati uccisori dei loro figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana e di sangue, iniziati in orgiastici riti, 6 genitori che uccidevano vite indifese, hai voluto distruggere per mezzo dei nostri padri, 7 perché la terra a te più cara di tutte ricevesse una degna colonia di figli di Dio. 8 Ma hai avuto indulgenza anche di costoro, perché sono uomini, mandando loro vespe come avanguardie del tuo esercito, perché li sterminassero a poco a poco. 9 Pur potendo in battaglia dare gli empi nelle mani dei giusti, oppure annientarli all’istante con bestie terribili o con una parola inesorabile, 10 giudicando invece a poco a poco, lasciavi posto al pentimento, sebbene tu non ignorassi che la loro razza era cattiva e la loro malvagità innata, e che la loro mentalità non sarebbe mai cambiata, 11 perché era una stirpe maledetta fin da principio; e non perché avessi timore di qualcuno tu concedevi l’impunità per le cose in cui avevano peccato.
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Mi sembra importante e impressionante l’affermazione del ver.1 che dice lo Spirito di Dio presente “in tutte le cose”! C’è dunque tale presenza divina, tale “verità divina” dappertutto? Non pochi passaggi dell’Enciclica “Laudato sì” sembrano confermarlo. La realtà esige che si rispetti la sua verità profonda!
Per questo motivo – il ver.2 inizia con “per questo…”! – la correzione divina nei confronti di chi sbaglia e aggredisce la verità delle cose si compie “a poco a poco”, e così il Signore ricorda agli erranti “in che cosa hanno peccato”, affinché si convertano e “credano in te, Signore”. E’ mirabile questa “pazienza” della sapienza e della potenza di Dio!
Questa Parola del Signore induce a pensare che anche il suo giudizio severo nei confronti dei popoli che abitavano la Terra Santa prima di Israele, un giudizio di annientamento ( “li hai voluto distruggere per mezzo dei nostri padri” ver.6), tuttavia ha voluto lasciare “posto al pentimento”! Come possiamo spiegare tale affermazione? Li ha sterminati o no? Sono forse “morti” alla vecchia loro esistenza per rinascere alla “vita nuova”? lascio a voi il giudizio.
Ricordo che da ragazzo avvertivo un sentimento aspro nei confronti di un grande popolo europeo che si è macchiato di orribili delitti per la sua auto-idolatria pagana, soprattutto nei confronti degli ebrei, e mi chiedevo se non dovesse essere severamente punito. E anche la Chiesa presente in quel popolo in diverse confessioni cristiane mi sembrava dovesse essere severamente ammonita. Ma poi mi sono dovuto convincere che sentimenti di misericordia sono forse più efficaci. Scusate la digressione dovuta alla mia invincibile confusione mentale.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose”: che realtà meravigliosa! Non siamo in grado di spiegarcela, non sappiamo a che punto arrivi questa presenza…, ma – se creduta -. può trasformare la nostra esistenza. – L’autore poi insiste e ritorna su un grande tema: Dio favorisce e aspetta il pentimento dell’uomo che sbaglia. Apparteniamo a “una razza cattiva”, abbiamo “una malvagità innata”, incapaci di “cambiare mentalità”, per cui nessun misfatto, nessuna assurda crudeltà ci coglie di sorpresa; ma il Signore ha indulgenza, ha viscere di misericordia e cerca in tutti i modi di recuperarci.