14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! 15 Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». [16 ]
17 Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. 18 E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
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La Parola che oggi riceviamo e celebriamo pone due affermazioni decisive per la fede di Gesù e per la nostra vita: la problematicità assoluta del cuore umano e la purezza di tutti gli alimenti! Tali dichiarazioni sono tipiche ed esclusive della nostra fede e del pensiero cristiano. Ma sono entrambi di ardua accoglienza nella cultura e nella mentalità generale. E molto di più di quanto si possa pensare! Pensiamo quanto sia praticamente impossibile rinunciare a pensare che una cosa o l’altra possa “far male” o “far bene”! Questa parola che “purifica” tutti gli alimenti (ver.19) è di fatto incessantemente contestata. E allo stesso modo è contestata l’assoluta problematicità del cuore dell’uomo, una problematicità di per sé insuperabile: la stessa grande profezia ebraica prevede e annuncia per i tempi messianici il dono divino di un cuore “nuovo”! quello “vecchio sembra impossibile aggiustarlo!
Il dato interessante è anche l’apparente “lontananza” tra loro dei due temi-problemi. Invece, è proprio per la condizione del cuore umano che vengono individuate ed enfatizzate realtà e vicende che diventano di fatto “idoli” di bene o di male, mentre si tratta di cose che finiscono nella fogna! Per questo, mi sembra si debba pensare ad un immenso ampliamento di significato del termine “alimento”. Pensiamo a quali e quante realtà possono “alimentare” la vita e il pensiero dell’umanità, e quindi si pensa che entrando nell’uomo possano “renderlo impuro” (ver.15). E dunque pensiamo alla radicalità dell’affermazione successiva, sempre al ver.15: “Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro”! Capisco che si potrebbe obiettare a quello che dico citando la dichiarazione dei vers.18-19 e quindi la destinazione della fogna. Ma in realtà, proprio quello che oggettivamente finisce nella fogna, e quindi non ha nessuna reale potenza, viene assunto nel cuore malato dell’uomo come dato sostanziale. Quante cose vengono “divinizzate” o “demonizzate” dal cuore malato dell’umanità!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Prima alla folla, poi ai discepoli, Gesù raccomanda: “Ascoltatemi tutti e comprendete bene!” Non ci capiti che leggiamo, meditiamo, scriviamo…, ma non cambia nulla nella nostra vita. – “Così rendeva puri tutti gli alimenti”: le norme del Levitico e della tradizione sono superate e Gesù non ha avuto paura di fare un passo così grosso! Immaginiamo cosa significasse per i suoi ascoltatori, per i farisei, per i teologi del tempo! – “Non c’è nulla fuori dell’uomo che possa renderlo impuro”: tutto è buono, il mondo tutto è solamente buono e positivo! Che bella notizia questa mattina!