22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – 23 come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – 24 e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
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Le note delle bibbie ci dicono che questa “presentazione” è un atto non strettamente richiesto, il che attribuisce all’episodio una rilevanza ancora più grande.
L’origine di questo atto liturgico risale alla liberazione dalla schiavitù egiziana, quando Dio punisce l’insolvenza degli egiziani con la morte dei loro primogeniti.
In memoria di questo antico evento la Legge mosaica prescrive la consacrazione di tutti i primogeniti degli Ebrei.
Questo atto giunge oggi alla sua pienezza di profezia e di preparazione per questo straordinario “primogenito” che viene consacrato al Signore: Gesù è il Figlio di Dio.
Così tale atto compiuto per secoli secondo la Legge, trova ora la sua pienezza con questo ingresso e questa offerta del Figlio di Dio, che prelude alla sua Pasqua d’Amore per la salvezza di tutta l’umanità!
Viene dunque in piena luce il motivo di tale consacrazione!
Il ver.23 ci ricorda in modo suggestivo che tutto questo avviene per il “farsi povero” di Dio per la nostra salvezza!
L’offerta delle tortore e dei colombi era l’offerta dei poveri che non avevano la possibilità di sacrifici più cospicui!
Con Gesù e in Gesù, Dio entra nella umanità più povera e più bisognosa di essere salvata, facendosi Egli il più povero di tutti!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.