1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2 Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3 Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4 Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5 Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Luca 2,1-5

Al di là di come il censimento imperiale sia stato realmente esteso, è significativo che il Vangelo ci dica oggi il coinvolgimento universale a questo evento del mondo che raccoglie tutta l’umanità intorno alla nascita del Figlio di Dio.
Egli è, secondo le profezie, Figlio di Davide, e dunque anche la paternità putativa di Giuseppe è essenziale perchè lega la nascita imminente di Gesù a tutta la profezia di Israele!
La maternità di Maria celebrerà dunque l’essere Gesù il Figlio di Dio, che è anche compiutamente il Figlio dell’uomo.
In una umanità che appunto la storia e la profezia di Israele hanno preparato e custodito.
Mi sembra importante, dunque, anche un dato di “obbedienza” alla storia dell’umanità, nella quale il Verbo di Dio profondamente si incarna.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.