28 Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. 29 Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli 30 dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. 31 E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». 32 Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. 33 Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». 34 Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». 35 Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. 36 Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.
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COMMENTO
La Parola evangelica ci chiede, come sempre, un ascolto profondo, che ci renda partecipi della Parola stessa. “Pregare la Parola” significa diventarne partecipi e quindi non essere solamente spettatori, ma coinvolti non solo in ciò che essa dice, ma che “ci” dice. Amiamo tornare a questa riflessione e preghiera. Ascoltare la Parola significa esserne presi totalmente. La Parola dunque parla a noi di noi. Chiaramente noi contempliamo vicende e immagini, dalle quali ci sentiamo “lontani”, ma la Parola del Signore ci dona la possibilità di esserne partecipi e in certo senso protagonisti. Per questo, l’ascolto della Parola non è solo una “conoscenza”, ma un’esperienza di cui diventiamo assolutamente partecipi.
Quando per esempio per ben due volte, ai ver. 31 e 34, si dice “Il Signore ne ha bisogno”, dobbiamo chiederci perché e in che modo ne siamo interpellati. L’importante è non essere solo ascoltatori, ma totalmente partecipi: tale è il dono e la preziosità di questo ascolto della Parola nella luce e nella potenza dello Spirito.
Ci possiamo chiedere che cosa significhi per noi oggi, come siamo e dove viviamo, l’affermazione “Il Signore ne ha bisogno”. Quando abbiamo la possibilità e il dono di meditare su questo “bisogno”, potremo ricevere anche risposte diverse, ma tutto rimarrà sempre dono della Parola e dello Spirito del Signore.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco