XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)
Le letture della XXVIII domenica del Tempo Ordinario secondo il lezionario festivo sono:
Sap 7,7-11 Sal 89 Eb 4,12-13 Mc 10,17-30
– Scarica i testi in formato poliglotta della messa della XXVIII domenica del Tempo Ordinario (file in formato PDF )
V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”.
– Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).
Di seguito i testi liturgici della messa della XXVIII domenica del Tempo Ordinario (Anno B).
Sapienza 7,7-11
7 Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
8 La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
9 non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento.
10 L’ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
11 Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
Dal Salmo 89
DONACI SIGNORE UN CUORE NUOVO, PONI IN NOI SIGNOR UNO SPIRITO NUOVO
12 Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
13 Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi! RIT.
14 Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
15 Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male. RIT.
16 Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
17 Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda. RIT.
Ebrei 4,12-13
12 La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. 13 Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.
Marco 10,17-30
In quel tempo, 17 mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19 Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». 20 Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21 Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». 22 Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
23 Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24 I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25 È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26 Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». 27 Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
28 Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29 Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30 che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».
N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.
CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)
CONVOCAZIONE
105 CIÒ CHE OCCHIO NON VIDE (Bar 3)
Rit. Ciò che occhio non vide né orecchio udì
Dio ha preparato a chi lo ama
1 Dove sta la Sapienza
chi mai scoprì
chi nei suoi forzieri
mai penetrò
chi è salito al cielo
per prenderla
chi la fece discendere
dalle nubi
2 Chi il mare attraversò
e la trovò
chi a prezzo di oro
la comperò
nessun uomo conosce
le sue vie
e nessuno mai pensa
al suo sentier
3 La conosce colui
che tutto sa
lui che con l’intelletto
la penetrò
per i tempi eterni
Egli creò
ha riempito la terra
di viventi
4 Lui che invia la luce
ed essa va
la richiama e con timor
obbedisce
brillano e gioiscono
le stelle
Lui le chiama e rispondono:
eccoci
5 Egli è il nostro Dio
chi come Lui
scruta della sapienza
tutte le vie
a Giacobbe suo servo
la regalò
a Israele suo amato
come dono
6 Or si è fatta visibile
in terra
la sapienza ha vissuto
tra gli uomini
è la legge che dura
nei secoli
la sapienza è il libro
dei decreti di Dio
7 Chi s’attiene ad essa
la vita avrà
ma chi la abbandona
questi morirà
tu ritorna Giacobbe
accoglila
e cammina nello splendor
della luce sua
8 La tua gloria non dare
ad altri
né i tuoi privilegi
a stranieri
noi beati Israele
beati noi
perché ciò che a Dio piace
ci rivelò
INIZIALE
85 SI VANTA LA SAPIENZA (Sir 24)
1 Si vanta la sapienza le sue lodi cantò
si gloria in mezzo a tutti i figli suoi
ha aperto la sua bocca nell’assemblea di Dio
davanti alla potenza del Signore
uscii dalla bocca dell’altissimo Signore
ed io ho ricoperto come nube l’universo
Rit. Venite a me voi tutti saziatevi di me
venite a me voi tutti che mi amate
è dolce più del miele il possedere me
è dolce più del miele il mio ricordo
2 ho posto la dimora nel cielo lassù
il trono sopra un cumulo di nubi
da sola ho percorso il firmamento
e passeggiai nel fondo degli abissi
sul mare tra le onde sulla terra ho camminato
su ogni gente popolo e nazione dominai
3 un luogo di riposo tra i popoli cercai
e in quale eredità io stabilirmi
allora il Creatore del mondo ordinò
mi disse ora pianta la tua tenda
mi disse fisserai la dimora in Giacobbe
e prendi Israele come tua eredità
4 fin da principio prima del tempo mi creò
ed in eterno non verrò mai meno
nella dimora santa servii davanti a lui
in Sion io mi sono stabilita
nella città amata mi ha fatto abitare
ed in Gerusalemme ora è il mio potere
5 ho posto le radici nella sua eredità
in mezzo ad un popolo glorioso
come cedro del Libano io m’innalzai
come cipresso dei monti dell’Ermon
io son cresciuta come una palma in Engaddi
così come una rosa che in Gerico fiorì
6 qual prospero ulivo così mi innalzai
e maestoso platano io crebbi
come di cinnamomo e balsamo l’odor
così diffusi intorno buon profumo
come la mirra scelta io ho sparso buon odore
di galbano di onice storace e d’incenso
7 io come un terebinto le fronde stenderò
con rami di maestà e di bellezza
io come una vite graziosa germogliai
con frutti di ricchezza e di gloria
a me avvicinatevi voi tutti che mi amate
venite e mangiate a sazietà dei frutti miei
8 venite a me voi tutti saziatevi di me
è dolce più del miele il mio ricordo
avrà ancora fame chi si nutre di me
e chi beve di me avrà ancor sete
a me avvicinatevi voi tutti che mi amate
è dolce possedermi più che un favo di miele
OFFERTORIO
281 LA PAROLA TUA
VIDEO NON DISPONIBILE
La Parola tua Signore Dio è la mia vita, la verità
la Parola tua Signore Dio è la mia vita
gloria a Te, gloria a Te, gloria o Cristo a Te
gloria a Te, gloria a Te, gloria o Cristo a Te
Non togliere mai dalla mia bocca la parola vera,
perché confido nei tuoi giudizi.
Custodirò la tua legge per sempre,
nei secoli, in eterno
La mia sorte, ho detto, Signore,
è custodire le tue parole.
Con tutto il cuore ti ho supplicato,
fammi grazia secondo la tua promessa.
Prima di essere umiliato andavo errando,
ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene,
insegnami i tuoi decreti.
La tua parola, Signore,
è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda.
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia,
sarei perito nella mia miseria.
Mai dimenticherò i tuoi precetti:
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho cercato il tuo volere.
Quanto amo la tua legge, Signore;
tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici,
perché sempre mi accompagna.
Quanto sono dolci al mio palato le tue parole:
più del miele per la mia bocca.
Dai tuoi decreti ricevo intelligenza,
per questo odio ogni via di menzogna.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo,
di custodire i tuoi precetti di giustizia.
Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti,
sono essi la gioia del mio cuore.
Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti,
in essi è la mia ricompensa per sempre.
COMUNIONE
128 VA’ E VENDI QUELLO CHE HAI (Mt 19)
Rit. (uomini) Va’ e vendi quello che hai
(donne) ai poveri dà in dono
(uomini) va’ e vendi quello che hai
(donne) avrai un tesoro in ciel
(tutti) poi vieni e segui me
1 Cosa devo far Gesù maestro buono
per ottener la vita la vita eterna
tu osserverai i miei comandamenti
quello che il Padre buono insegna a voi
2 i comandi tuoi o Dio li osservai
che cosa manca ancora dimmi Signore
non può un ricco entrar nel regno del Signore
ma quanto non può l’uomo lo può far Dio
3 il Padre potrà far piccino il tuo cammello
ingrandirà il suo amore la cruna d’ago
non vi fate mai tesori sulla terra
dov’è il tuo tesoro sarà il tuo cuore
4 uno solo è Dio servire non potrai
a Dio e al denaro a due padroni
guardate i gigli in fior non cercano vestito
eppure mai nessuno fu pari a loro
5 gli uccelli guarda in ciel non seminano campi
eppure il Padre vostro dà loro il cibo
non darti pena mai per quel che mangerai
per come vestirai ci pensa il Padre
6 il regno cercherai prima di ogni cosa
ed ogni altro dono ti sarà dato
chiunque lascerà a causa del mio nome
riceve cento volte e avrà la vita
FINALE
37 BEATO L’UOMO CHE IN TE FORZA TROVERÀ (Sal 83)
Rit. Beato l’uomo che in te forza troverà
e che decide il santo viaggio nel suo cuor
beato l’uomo che dimora accanto a te
poiché per sempre la tua lode canterà canterà
1 Le tue dimore sono amabili Signore
degli eserciti mio re
l’anima mia brama gli atri del Signore
ed il cuore nel Dio vivo esulterà
2 trova una casa anche il passero e la rondine
ove i piccoli porrà
i tuoi altari o Signore delle schiere
mio Dio mio Signore e mio re
3 valle di pianto si tramuterà in sorgente
mentre egli passerà
il suo vigore cresce lungo il cammino
finché a Sion presso Dio comparirà
4 Dio di Giacobbe e Signore delle schiere
la preghiera ascolterai
Dio nostro scudo vedi il tuo consacrato
ed il volto del tuo Cristo guarderai
5 un solo giorno nei tuoi atri vale più che
mille altrove o Signor
è meglio stare sulla soglia tua Signore
più che stare in dimore d’empietà
6 sole e scudo è il Signore nostro Dio
grazia e gloria donerà
non nega il bene a chi cammina rettamente
è beato chi confida in te Signor
7 gloria al Padre onnipotente ed al Figlio
gloria al Consolator
ora e sempre come era nel principio
per i secoli dei secoli amen