1 Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. 2 Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3 Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. 4 Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. 5 Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. 6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. 7 Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!
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COMMENTO
La Parola che oggi il Signore ci regala ci ha portato a pensieri interessanti che abbiamo spedito come messaggio ad altri fratelli e amici. Siamo rimasti davanti a due diverse ipotesi sul significato di questa Parola.
La prima è che “colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna” sia il riferimento al male che è in noi e che produce distruzione e morte fino alla perdizione: di questo dobbiamo avere paura, evitandolo!
La seconda è che si parli di Dio stesso, l’unico che ha il potere sulla vita e sulla morte! Di Lui dobbiamo avere timore. E obbedirgli è via della salvezza. In ogni caso oggi il Signore Gesù invita a non avere paura, ma a confidare in Lui, che ci chiama “amici miei” (ver. 4) e che ci ha cari più di tutti, anche di quei cinque passeri, dei quali pure non si dimentica (ver. 6).
Dio ti benedica e tu prega per noi. Francesco e Giovanni