45 Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». 46 Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! 47 Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48 Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. 49 Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, 50 perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: 51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52 Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». 53 Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54 tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
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COMMENTO
E’ parola che il Signore rivolge a “dottori della Legge”. Il primo significato è riferimento al popolo della prima alleanza e ai suoi capi, ma noi possiamo e dobbiamo riceverla come rivolta a tutti e anche a ciascuno di noi. Il male contro questa Parola è espresso in modo pieno e impressionante al ver. 52: “avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito”. Questo è il peccato di chi non vede nella Parola di Dio un dono rivolto a tutti e a tutti i tempi. Anche per ciascuno di noi il dono della fede viene custodito con la risposta e l’accoglienza di questa Parola nella nostra vita. Il rimprovero severo di esserci impadroniti della “chiave della conoscenza” è ammonizione a comunicare il dono ricevuto con obbediente fedeltà. Così la Parola compie il suo viaggio fino ai confini della terra. Tuttavia, questo è intrecciato con la nostra obbedienza e con la nostra testimonianza. Tutta la storia della salvezza è la memoria e la perenne attualità del cammino della Parola nella storia dell’umanità: dai padri ebrei, figli della prima alleanza, a Gesù stesso e ora al dono del suo Spirito e a noi che riceviamo l’annuncio e la testimonianza non per nostri meriti, ma per l’assoluta fedeltà del Signore alla comunicazione della salvezza a tutti. L’annuncio evangelico non è riducibile a una “Legge” e ai suoi pesi insopportabili. La Parola è liberazione dalla Legge e dono divino del vangelo del Signore che deve essere testimoniato e portato a tutte le Genti.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Francesco e Giovanni