7 Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
Giovanni 10,7-10

Dunque, dal recinto bisogna uscire! E’ finita l’economia della Legge e del Tempio. E’ finito il farisaismo esercitato da “ladri e briganti” (ver.8). Finalmente è venuto Gesù!
Egli è “la porta” (ver.9). Per uscire dal recinto bisogna entrare attraverso di Lui: “entrerà e uscirà e troverà pascolo”. Mi sembra che qui Gesù voglia annunciare la sua Pasqua, e la nostra Pasqua in Lui. Tale è forse il significato di questo entrare in Lui e attraverso di Lui, per uscire con Lui alla vita nuova.
La Pasqua di Gesù è la porta della salvezza! Qual è il senso profondo di questa Porta e di questa Pasqua? Oggi propongo questa ipotesi: concepire e vivere la vita in Gesù, come Lui la vive: offrendola! Unendoci dunque alla sua Pasqua.
Raccogliamo quindi oggi la nostra attenzione sull’ultima affermazione del nostro testo: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (ver.10).
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.