3,17 Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. 18 Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. 19 La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra. 20 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, 21 il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
4,1 Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Omelia dialogata messa Dozza 27.04.2021 Fil 3,17-4,1
COMMENTO
I “nemici della croce di Cristo” sono probabilmente gli stessi “giudaizzanti” del ver. 2, che ritengono di conquistare la salvezza con l’osservanza delle norme della Legge, vanificando così la croce, per la quale solo siamo salvati.
Ma la persona e l’insegnamento di Gesù e quindi certamente la profonda comunione con Lui ci hanno portati fuori dal rigorismo delle regole! Siamo stai infatti “conquistati da Cristo Gesù” (ver. 12 del testo di ieri) e questo ha orientato tutta la nostra vita a quella “meta” che è il Cristo Gesù (ver. 14 del testo di ieri). Paolo esorta i suoi fratelli di “imitarlo” in questo seguire con slancio appassionato Gesù e il mistero d’amore che egli ci dona con la sua croce.
Gesù è il nostro Salvatore, che “trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso” (ver. 21).
In tale modo potremo anche noi rimanere “saldi nel Signore” (4,1).
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco