5Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio?
6Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice:
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
7Mentre degli angeli dice:
Egli fa i suoi angeli simili al vento,
e i suoi ministri come fiamma di fuoco,
8al Figlio invece dice:
Il tuo trono, Dio, sta nei secoli dei secoli;
e:
Lo scettro del tuo regno è scettro di equità;
9hai amato la giustizia e odiato l’iniquità,
perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato
con olio di esultanza, a preferenza dei tuoi compagni.
10E ancora:
In principio tu, Signore, hai fondato la terra
e i cieli sono opera delle tue mani.
11Essi periranno, ma tu rimani;
tutti si logoreranno come un vestito.
12Come un mantello li avvolgerai,
come un vestito anch’essi saranno cambiati;
ma tu rimani lo stesso e i tuoi anni non avranno fine.
13E a quale degli angeli poi ha mai detto:
Siedi alla mia destra,
finché io non abbia messo i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi?
14Non sono forse tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza?
Seleziona Pagina
La centralità del mistero della persona di Gesù viene messa in evidenza attraverso il confronto con gli angeli. Se teniamo conto che nella Bibbia gli angeli sono la visibilità e quindi la presenza di Dio tra gli uomini e le donne del suo Popolo, diventa evidente come la Lettera agli Ebrei voglia evidenziare l’assoluta grandezza e unicità della persona del Signore Gesù. Dunque, in questo “confronto” tra gli angeli e la persona di Gesù, con assoluto coraggio e determinazione viene affermata la condizione divina dell’uomo Gesù! E siccome in Lui e per Lui è l’umanità stessa che viene convocata e resa partecipe di tale elezione, capite quanto l’umanità, questa nostra povera umanità, venga collocata nel cuore del mistero di Dio stesso!
Mi sembra molto importante oggi cogliere e sottolineare l’interpretazione che, a motivo di Gesù, tutta la Bibbia esprime in riferimento a Lui! Ricordo con voi quello che già tante volte ho cercato di dire, e cioè che per la nostra fede cristiana Gesù è sia il “soggetto”, sia l’ “oggetto” di tutte la Parola di Dio. E quindi: è Lui, Gesù, che ormai per sempre ci parla attraverso il nostro ascolto della Parola. In questo senso dico che Egli è il “soggetto”, cioè colui che rivela nella Parola il mistero di Dio e la sua opera di salvezza per tutta l’umanità, a partire dal piccolo “Popolo di Dio”. E Gesù è quello di cui tutta la Parola di Dio parla! E per questo, Gesù è l’ “oggetto” di tutta la Parola: la Parola di Dio parla sempre di Lui!
La Parola che oggi riceviamo dalla bontà di Dio è un esempio straordinario di questo! Vengono citati molti passi della Bibbia, tutti tratti dal Libro dei Salmi. E tutte queste Parole parlano di Lui, di Gesù! E in ogni modo sono in riferimento a Lui: anche quando parlano degli angeli, ne parlano in riferimento a Lui. Da Genesi ad Apocalisse tutta la Bibbia parla di Gesù! Ed è questo che ci è chiesto e ci è donato! Di ascoltare in Lui tutta la Parola. Questo non vuole assolutamente dire che bisogna “adattare” la parola di Dio! Al contrario! La Parola deve essere ascoltata nella sua semplice oggettività. E’ per questo che in alcuni cerchiamo di poterla leggere anche nella lingua nella quale la Parola è stata scritta. Proprio per poterla ricevere, anche “materialmente”, nel linguaggio nel quale è stata storicamente consegnata. Questo non è per niente necessario! Può essere in questo momento un esempio per dire che noi non vogliamo “far dire” alla Parola di Dio quello che pensiamo noi, ma la vogliamo ascoltare così come Dio ce la vuole regalare. E, così com’è, la Parola parla sempre di Gesù.
Dunque la Parola del nostro testo è un’occasione molto preziosa per vedere come un Libro della Bibbia, il Libro dei Salmi, il Salterio, che è preghiera centrale nella esperienza di fede ebraica e cristiana, questo Libro parla di Gesù. Oggi infatti il nostro testo cita continuamente dei Salmi, come potete osservare nelle note a fianco o sotto. Continuando ad ascoltare la Parola del Signore nella fede di Gesù, piano piano tutta la Bibbia diventa per ciascuno e per tutta la Chiesa, la Parola di Gesù!
Oggi la Parola del Signore mostra l’assoluta superiorità di Gesù rispetto agli angeli. Loro sono dei ministri, cioè dei servitori di Dio. Gesù è il Figlio di Dio. Gesù è il re e signore dell’universo e di tutta la storia. Solo in Lui e nella sua signoria la creazione e la storia assumono il loro vero volto. Gesù viene rivelato e proclamato da tutta la Parola di Dio come Signore. Come Cristo, e cioè come l’eletto del Signore, il suo consacrato. Addirittura il suo Figlio. Chiediamo oggi a Lui la grazia di poterlo sempre più riconoscere in tutte le Parole che ci ha donato. Penso di avervi estenuato, e però aggiungo ancora una cosa. Riconoscerlo in tutte le Parole che Dio ci ha regalato nella Bibbia è il principio per poterlo riconoscere in tutta la creazione e in tutta la storia, che in tal modo vengono illuminate da Lui e diventano capaci di lodare e benedire Lui sempre e dovunque.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
L’autore ci appare qui come un grande teologo: in una paginetta di versetti dei salmi e di altri riferimenti biblici, ci rivela qualcosa della insondabile relazione tra il Padre e il Figlio e il mistero racchiuso nell’uomo Gesù. “Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato”, “Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio”, “Lo adorino tutti gli angeli di Dio”, “Siedi alla mia destra…”, “Il tuo trono sta nei secoli dei secoli…”. Nel versetto 9, leggo in una nota, è sintetizzata tutta la vita di Gesù: “Hai amato la giustizia e odiato l’iniquità…”. E gli angeli? Li definisce il v.14: “tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati a servire” noi uomini, noi credenti: noi cui è stata data in eredità la salvezza.
Tutti i vv. di oggi parlano della dignità di Gesù, Figlio di Dio, e della sua superiorità rispetto agli angeli. (I primi 4 vv. dicevano la superiorità di Gesù – ultima e piena rivelazione del Padre – sui profeti). Gesù, il Figlio, è re glorioso (v.8) e Signore (v. 10). A Lui tutti si prostrano. Possiamo trovare un parallelo a queste parole di Ebr 1:5-14 nel cantico della lettera ai Filippesi (2:9-11): “Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è Signore!” a gloria di Dio Padre”. Perché Dio lo ha esaltato? “Per questo”…, perche fattosi uomo come noi, per obbedienza, si è umiliato fino alla morte di croce, ci dicono i vv. precedenti del cantico di Fil. E quale è il nome sopra ogni nome, che “Dio gli ha donato”? È “Figlio”: “Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato” (v.5)
v. 5 “A quale degli angeli Dio ha mai detto: “Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato”?. A cosa si riferisce la parola “oggi”? Forse alla eternità di Dio, perche il Figlio è generato dal Padre nell’eternità di Dio. Però è forse anche il segno del giorno della resurrezione del Signore; Dio Padre dice queste parole a Gesù quando lo risuscita dai morti. Infatti leggiamo in Rom 1:4: “Gesù fu costituito Figlio di Dio con potenza, …, in virtù della risurrezione dei morti”. Le parole di oggi sono la rivelazione del mistero che celebriamo in questi giorni: la risurrezione di Gesù, per la quale viene costituito Figlio, la ascensione al cielo (v. 13) e il dono dello Spirito Santo a Pentecoste, che ci fa “eredi della salvezza” (v.14).
E a quanti sono risorti con Cristo e rinati con Lui a vita nuova nel Battesimo e nella Pasqua, anche a loro, in Gesù, il Padre dice: “Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato”. È molto utile, bello e importante che ci sia data questa lettera agli ebrei come lettura continua nel tempo dopo la Pasqua. Ci dice cosa ha operato Gesù per noi, e noi chi siamo in Lui, per la sua Pasqua. Gesù rende anche noi partecipi della eredità che ha ricevuto dal Padre (v.4).
Gesù è Figlio di Dio. Meditando sul significato di questo nome che gli è dato, dobbiamo anche ricordare che Pietro gli disse: “Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio. Non ti accadranno mai queste cose [la passione]” Per mezzo della croce Gesù riceve e ci mostra la gloria di Dio. E tutti gli uomini possono avere la fede nel Figlio di Dio, per l’opera del suo amore, che Gesù ha portato a compimento sulla croce.