18 Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. 19 È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza 20 e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.
Colossesi 1,18-20

Dove al ver.18 si dice del ”capo del corpo”, il termine “capo” significa “la testa” del corpo. Non dice una “gerarchia”, quanto piuttosto il principio e il fine di ogni realtà.
Afferma infatti subito, che Gesù “è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti”!
Tutto e tutti convergono verso di Lui!
Dove la versione italiana dice che è lui “ad avere il primato su tutte le cose”, alla lettera dice che Egli “è” (!) il primato su tutte le cose: dunque ogni realtà creata, fino alla stessa creatura umana ha in Lui la sua pienezza.
Infatti – ver.19 – tutta la pienezza (o “ogni pienezza”) piacque abitare in Lui, Gesù!
Nel testo sembra non esserci quel “piaciuto a Dio” della versione italiana del ver.19. In ogni modo è essenziale, mi sembra, cogliere che Gesù è la pienezza di tutto e di tutti. Tutto viene da Lui e a Lui ritorna, e quindi tutto e tutti si incontrano un Lui.
Per questo mi pare si possa dire che Egli è veramente “la Pace” di tutto e di tutti.
In Lui dunque tutto diventa divinamente prezioso!
Nulla e nessuno può essere “scartato” come dice Papa Francesco!
Il ver.20 canta in modo divinamente mirabile come tutto in Lui si riconcili, perché Egli ha riconciliato tutto e tutti con il suo sacrificio d’amore: con “il sangue della sua Croce”!
Veramente tutto e tutti: “ sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli”!
E’ quello che ogni giorno mi annuncia e mi insegna quella creatura mirabile di un mio fratellino che nella sua grande infermità mi tiene per mano, mi conduce e mi guida.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Quanti “titoli”, quante attribuzioni per tentare di illuminare ai nostri occhi la ricchezza e la bellezza di Gesù, il Figlio e il Signore! Egli è “la testa del corpo”, principio e fine di ogni realtà, come scrive Giovanni; è “primogenito di quelli che risorgono dai morti” (tra questi, anche noi); è “il primato su tutte le cose”; è “pienezza” di Dio e del suo Spirito, della sua Sapienza e di tutta la sua ricchezza… Due verbi esprimono il suo compito, la sua missione verso di noi e verso il mondo: primo, “riconciliare”! Tutti abbiamo sperimentato come si sta bene quando si è riconciliati con qualcuno, quella serena letizia che invade il cuore. Possiamo pensare che anche il nostro Padre si sia sentito felice per la riconciliazione con i suoi figli? – L’altro verbo è “pacificare”: Gesù ha fatto la pace per noi, anzi per tutte le cose nei cieli e sulla terra, eliminando l’inimicizia ed elargendo l’abbondanza dei doni…