23 Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. 24 Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia 25 e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; 26 di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
27 Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede. 28 E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.
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Chiunque ha ricevuto dal Signore il dono di entrare nella via del Vangelo, sa bene, e spesso lo sa con prove e sofferenze, quanto sia importante per il discepolo di Gesù essere preso per mano da un fratello che lo possa accompagnare e condurre lungo la via della salvezza. La designazione degli “anziani” al ver.23 non deve essere considerata quindi un provvedimento organizzativo, ma prima di tutto un regalo dello Spirito. Per quello che mi riguarda devo dire che mi capita di osservare come molte persone abbiano compiuto anche strade piuttosto solitarie alla ricerca del Signore. Io felicemente confesso che ho ricevuto tutto da Lui attraverso chi ha avuto affetto e compassione di me, ha sopportato la mia persona, e mi ha condotto con la sua fede, la sua preghiera, la sua sapienza… Per questo mi sembra significativo che la scelta di queste persone venga fatta dagli apostoli secondo vie di preghiera e di digiuno, piuttosto che con altri criteri, e che con quel “li affidarono al Signore” esprimano una fiducia che consegna gli anziani alla loro libertà e alla loro responsabilità.
Sono stati mandati, e ora ritornano! Ritornano dove erano stati designati e mandati dallo Spirito (Atti 13,1-3): ad Antiochia. Mi colpisce la libertà e l’autorevolezza con la quale sono loro stessi a convocare la Chiesa, al ver.27.
Riferiscono “tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo di loro”. Ma forse una versione più letterale che direbbe che “Dio aveva fatto con loro”, si presenta più cordiale e anche più ricca. Meno strumentale – “attraverso di loro” – e più espressiva di un andare Dio insieme con i suoi poveri figli.
La “porta” della fede può essere vista come una porta per entrare o come una porta per uscire. Penso che vadano bene entrambe le ipotesi. A me piace pensare alla porta di Giovanni 10, dove il Pastore entra per la porta, chiama ad una ad una le sue pecore che riconoscono la sua voce, lui stesso è anche la porta, e le conduce fuori per un cammino verso la pienezza dei pascoli e della vita.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.