1 Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva:
«Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio,
2 perché veri e giusti sono i suoi giudizi.
Egli ha condannato la grande prostituta
che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!».
3 E per la seconda volta dissero:
«Alleluia!
Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».
4 Allora i ventiquattro anziani e i quattro esseri viventi si prostrarono e adorarono Dio, seduto sul trono, dicendo:
«Amen, alleluia».
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Il primo suggerimento che mi ha regalato oggi la Parola del Signore è che non si tratta di comandamenti, ma, prima di tutto, di eventi! Essi ci sono donati perché noi viviamo in essi! Non si tratta dunque di regole da seguire per arrivare a certe condizioni, ma sono doni che riceviamo per vivere in essi. Così, ricompaiono qui voci e personaggi incontrati fin dall’inizio – da Ap.4! – sempre più “illuminati” da quello che abbiamo ascoltato.
Innanzi tutto, al ver.1, la voce potente di una “folla immensa”! In quanti sono! In quanti speriamo di essere! E quindi il senso della nostra vita, il significato e il volto essenziale della nostra vita già fin d’ora: la gioiosa lode di Dio. La bellezza di poter contemplare e proclamare fin d’ora la sua grandezza: “Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio…”. E dunque la sconfitta del male, che si presenta ogni giorno così potente, ma che noi abbiamo il dono e il privilegio di ascoltare come è sconfitto. Il male, così potente e seducente , è stato condannato. Non sono io che devo condannarlo: è già condannato. E quindi io non ci devo cascare: “Il suo fumo sale nei secoli dei secoli” (ver.3). Non è legge, ma Vangelo! Lieto annuncio. Chiediamo il dono di poterci allontanare dalla legge e di proclamare il Vangelo!
Insieme ai ventiquattro vegliardi e ai quattro esseri viventi già incontrati fin da Ap.4 prostriamoci e adoriamo Dio!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.