66 Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al loro sinedrio 67 e gli dissero: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; 68 se vi interrogo, non mi risponderete. 69 Ma d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio». 70 Allora tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». 71 E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».
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Questi pochi versetti che concludono il cap.22 sono la celebrazione della drammatica rottura tra Gesù e l’ufficialità dell’ebraismo. Proprio quel “consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi”(ver.66) che raccoglie il volto più autorevole della fede ebraica si chiude radicalmente all’annuncio di Gesù. La loro richiesta a che Egli dica apertamente se è il Cristo è solo la ricerca del capo d’accusa che lo condannerà a morte.
E per questo Gesù denuncia la loro reale chiusura davanti al mistero della sua Persona: “…non mi crederete…non mi risponderete”(vers.67-68) è la sua denuncia sul rifiuto totale di riconoscere in lui il Messia atteso e profetizzato da tutta la loro storia. “Ma d’ora un poi – quindi da subito, da quello che potrebbe sembrare la sconfitta e l’annientamento di Gesù e della sua opera! – il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio”. Quello che profeticamente diceva il Salmo 109(110),1 ora si compie. La sua morte in croce sarà il principio della nuova creazione e della pienezza della rivelazione e del dono del mistero di Dio. Il “Figlio dell’uomo”, e dunque l’uomo Gesù, e in Lui l’intera umanità da Lui rappresentata e da Lui chiamata alla vita nuova, “siederà alla destra della potenza di Dio”! (ver.69).
La domanda dei “capi” al ver.70 – “Tu dunque sei il Figlio di Dio?” – mette in evidenza l’immensità della persona e dell’opera di Gesù. Quello che egli aveva chiamato al ver.69 “il Figlio dell’uomo” diventa sulla bocca degli oppositori “il Figlio di Dio”. E’ così! Il Figlio dell’uomo, cioè l’uomo Gesù, e appunto, in Lui, l’intera umanità, è il Figlio di Dio. Siamo assolutamente al centro e al cuore della fede cristiana. Gesù non fa altro che confermare quello che essi stessi hanno appena detto: “Voi stessi dite che io lo sono”(ver.70).
Dicono di non avere più bisogno di testimonianze perché hanno udito dalla bocca stessa di Gesù il motivo della sua condanna. In realtà sono stati loro stessi, certamente non volendo, ad affermare che l’uomo che stanno per mettere a morte è il Figlio di Dio!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Il commento 2007:
https://www.famigliedellavisitazione.it/lc-2266-71.html
Si raduna il Sinedrio; esso comprende gli ex-sommi sacerdoti e l’attuale, gli aristicratici e i proprietari terrieri, gli scribi, interpreti delle Scritture e teologi. Saranno stati proprio questi ultimi a capire tutta la portata delle parole di Gesù? Gesù, infatti, risponde con parole del salmo 110 (“siedi alla mia destra”) e con quelle di Daniele, al cap. 7, vers.13: “Ecco venire con le nubi (o sulle nubi) del cielo uno simile a un figlio d’uomo”. Una figura appartenente alla sfera celeste non poteva essere che divina. E infatti i teologi concludono:”Tu dunque sei il Figlio di Dio?” Nella risposta di Gesù compare anche quella espressione, piccola ma che per gli ebrei era la definizione di Dio: “…Io sono”. Pienamente uomo, nostro fratello vero, e pienamente Dio, il Figlio. Per lui è l’ora dell’ingiusto processo e della condanna, perché l’uno e l’altra fossero risparmiati a noi.