14 Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso 15 e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. 16 Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, 17 perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
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E’ bellissima la memoria del cammino di fede che Timoteo ha avuto il dono di percorrere lungo tutta la sua vita, e che Paolo aveva sottolineato fin dall’inizio della sua lettera (2Tim.1,5). Paolo, che è stato colui che lo ha costituito nel compito apostolico, non dimentica come tutta la vita di Timoteo sia stata immersa nella conoscenza delle Sacre Scritture: “fin dall’infanzia” (ver.15). E le donne che hanno generato e fatto crescere Timoteo nella fede di Gesù!
Egli deve rimanere saldo in quello che ha imparato e che crede fermamente! Per noi è molto importante l’affermazione secondo la quale la conoscenza delle Scritture è fortemente collegata alle persone dalle quali l’abbiamo ricevuta e appresa: questo sottolinea il volto “materno” della trasmissione della Parola di Dio, e dunque il valore fondamentale di tale esperienza fin dall’inizio della vita.
E sono le stesse “Sacre Scritture” dice l’Apostolo che “possono istruirti per la salvezza mediante la fede” (così, alla lettera, anche per evitare l’istinto “possessivo” che spesso accompagna la traduzione italiana, come questo “ottenere” del ver.15, e che altre volte diventa appunto un “possedere”, che è deviante rispetto al dono, alla grazia, che è fonte della salvezza!). La potenza materna e magisteriale della Scrittura è sottolineata al ver.16: “Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia” (ver.16). Ma non si tratta di una competenza intellettuale! E’ veramente la generazione e la formazione di un’umanità nuova secondo Dio, umanità che ci è donata nella Persona, nella Parola e nell’Opera di Gesù!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni. (e grazie a Francesco che in questi dieci giorni ha pazientemente reso trasmissibili le confuse parole che scrivevo da Gerusalemme: anche l’incompetenza e l’imbranatezza sono occasioni preziose per sperimentare l’assoluta necessità di farsi aiutare e il dono splendido di sperimentare tutto questo nella carità fraterna … e paziente!).