Caro don Giovanni, mi pare di aver colto in lei una nota di grande gioia per la venuta del nuovo Arcivescovo. Anche volesse rispondermi, quando lei scriverà il Vescovo sarà già arrivato. Se mai, mi mandi due righe. Per questo le mando anche il mio indirizzo postale.
Caro amico, sono felicissimo di risponderle sulla nostra rubrica proprio in questa domenica nella quale accogliamo tra noi il Vescovo Matteo. E mi piace farlo non con parole mie, ma con quelle che in questa domenica di Avvento nella quale siamo invitati a rivestirci di gioia per il Natale ormai vicino, ascoltiamo nella Messa. Penso non sarà difficile a lei e ai nostri cari lettori cogliere con quali parole ho sostituito il testo biblico. “Rallegrati, Bologna, grida di gioia, esulta e acclama con tutto il cuore. Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo”.
Accogliamo con gioia il nostro Arcivescovo. È per me un padre che sento un po’ anche come un figlio, perché rispetto a lui sono proprio un vecchietto. E come tale mi sento anche trepidante – e mi piace trepidare per lui! – per il compito arduo che lo attende. E sono contento di potere per lui almeno pregare di cuore. Ai miei cari lettori della Domenica auguro un giorno felice e festoso. Pregate anche voi per Matteo! E se non sapete pregare rivestitevi anche voi di sentimenti di gioia affettuosa. Buona. Domenica, allora: all’Arcivescovo e a tutti voi.
Giovanni della Dozza.
Domenica 13 Dicembre 2015.