10 Tu invece mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza,
11 nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! 12 E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. 13 Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi.
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Mi sembra molto prezioso il legame tra il quadro drammatico di prove e di negatività ascoltate nel brano precedente e la memoria che oggi Paolo ci regala sulla comunione che Timoteo ha custodito e celebrato nei suoi confronti. L’interessante è che alle drammatiche prove di ieri non si pongono oggi spazi di quiete, ma piuttosto la fedeltà al Signore! E questo è insegnamento per noi preziosissimo. Qualche volta saremmo tentati di cercare spazi di tregua, di riposo e di distensione. Invece l’Apostolo oggi ci ricorda la strada della fedeltà evangelica, quella nella quale noi abbiamo la grazia di poter seguire il Signore nel suo cammino di obbedienza al Padre verso la pienezza pasquale della sua vita. Ed è bellissimo che oggi Paolo lodi il suo discepolo Timoteo ricordando con quanta fedeltà questi lo abbia seguito nelle prove della vita cristiana. Da qui si può dedurre una conseguenza preziosissima! E cioè che ogni discepolo del Signore è chiamato a seguirlo. E le circostanze e i modi di tale fedeltà sono evidentemente molto diversi l’uno dall’altro, ma in ogni vita fedele si può cogliere la meraviglia della testimonianza evangelica. Tempi, modi e circostanze sono diverse, ma sempre una è la fedeltà a Gesù, alla sua obbedienza al Padre.
Così Paolo, ricordando le prove della sua vita, loda Timoteo che lo ha fedelmente seguito.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.