9Allora io darò ai popoli un labbro puro,
perché invochino tutti il nome del Signore
e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.
10Da oltre i fiumi di Etiopia
coloro che mi pregano,
tutti quelli che ho disperso, mi porteranno offerte.
11In quel giorno non avrai vergogna
di tutti i misfatti commessi contro di me,
perché allora allontanerò da te
tutti i superbi gaudenti,
e tu cesserai di inorgoglirti
sopra il mio santo monte.
12Lascerò in mezzo a te
un popolo umile e povero».
Confiderà nel nome del Signore
13il resto d’Israele.
Non commetteranno più iniquità
e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
senza che alcuno li molesti.
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L’immagine preziosa che oggi ci regala la Parola del Signore è la pace di tutti i popoli nella comunione della fede: “Allora io darò ai popoli un labbro puro, perché invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo” (ver.9). Il termine “giogo” non sarebbe piacevole, se non potessimo ricordare le meravigliose parole di Gesù in Matteo 11,28-30, e la loro conclusione: “Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”!
E’ la speranza messianica della signoria universale dell’amore e della pace! La fede di Gesù è la speranza di tutta l’umanità! Allora si realizzerà l’incontro tra Israele e tutte le genti. Allora, anche la “dispersione” dei figli di Israele in mezzo alle genti di tutto il mondo rivelerà il suo significato e il suo assoluto valore: “Da oltre i fiumi di Etiopia coloro che mi pregano, tutti quelli che ho disperso, mi porteranno offerte” (ver.10).
E i vers.11-12 annunciano il dono finale per il Popolo di Dio: saranno banditi l’orgoglio e la superbia e, dice il Signore: “Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero”. E’ la grande profezia del vero e santo Popolo del Signore, ben lontano dalle grandezze e dalle potenze mondane! Un popolo custodito e nutrito da Dio: “Confiderà nel nome del Signore il resto di Israele … potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti”.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.