14È vicino il grande giorno del Signore,
è vicino e avanza a grandi passi.
Una voce: «Amaro è il giorno del Signore!».
Anche un prode lo grida.
15Giorno d’ira quel giorno,
giorno di angoscia e di afflizione,
giorno di rovina e di sterminio,
giorno di tenebra e di oscurità,
e giorno di nube e di caligine,
16giorno di suono di corno e di grido di guerra
sulle città fortificate
e sulle torri elevate.
17Metterò gli uomini in angoscia
e cammineranno come ciechi,
perché hanno peccato contro il Signore;
il loro sangue sarà sparso come polvere
e la loro carne come escrementi.
18Neppure il loro argento, neppure il loro oro
potranno salvarli.
Nel giorno dell’ira del Signore
e al fuoco della sua gelosia
tutta la terra sarà consumata,
poiché farà improvvisa distruzione
di tutti gli abitanti della terra.
2– 1Radunatevi, raccoglietevi,
o gente spudorata,
2prima che esca il decreto,
prima che passi il giorno come pula,
prima che piombi su di voi
l’ira furiosa del Signore,
prima che piombi su di voi
il giorno dell’ira del Signore.
3Cercate il Signore
voi tutti, poveri della terra,
che eseguite i suoi ordini,
cercate la giustizia,
cercate l’umiltà;
forse potrete trovarvi al riparo
nel giorno dell’ira del Signore.
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Per quanto si posa estendere a tutta la creazione e a tutta l’umanità, a me sembra che questa Parola sia rivolta al credente e al Popolo del Signore. Solo noi possiamo percepire e riconoscere il tempo come il giorno del giudizio divino e quindi come l’appello divino alla nostra conversione.
Non possiamo dimenticare che la storia è sempre “storia della salvezza”, cioè è sempre dono e giudizio divino per la salvezza. Certamente la salvezza è preparata e rivolta verso tutta l’umanità, ma siamo noi ad averne la responsabilità, perlomeno la più alta e profonda responsabilità. Non dobbiamo correre il rischio di un nostro “giudizio sul mondo” che non sia prima di tutto rivolto a noi!
Mi sembra che il ver.17 chiarisca lucidamente questo pensiero! Il giorno del giudizio è “perché hanno peccato contro il Signore”! In tal senso mi sembra vadano ascoltate le Parole dei vers.14-18. Per questo, bisogna considerare con prudenza anche il termine “terra” e “tutta la terra”, e per questo mi sembra di grande aiuto anche l’Enciclica “Laudato sì”, dove tutto il tema che è chiaramente rivolto a tutta l’umanità, è appello di conversione evangelica chiesto soprattutto e prima di tutto ai credenti!
In questo modo, l’ultima parte del cap.1 introduce e conduce al cap.2. Per questo, proprio l’ “ira” e la “gelosia” di Dio (ver.18) diventano appello severo e drammatico alla nostra conversione! Così è la ripresa del tema ai vers.1-2.
Ed è meraviglioso l’appello del ver.3, che chiama coloro che più di tutti possono essere dono e annuncio di conversione e di salvezza: i “poveri della terra”! Ed è meraviglioso che questi “poveri” non vengano presentati come persone “a posto” (perdonate la banalità dell’espressione), ma appunto come “poveri”, e dunque incessantemente sulla via e nella disposizione profonda di accogliere la Parola e il dono di Dio! Sempre sulla via della conversione che è la strada maestra della comunione con Dio! “Ecclesia sempre convertenda” è annuncio e comandamento essenziale della vita cristiana.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.