1 Se fai il bene, sappi a chi lo fai; così avrai una ricompensa per i tuoi benefici. 2 Fa’ il bene all’uomo pio e avrai la ricompensa, se non da lui, certo dall’Altissimo. 3 Nessun beneficio a chi si ostina nel male e a chi rifiuta di fare l’elemosina. 4 Fa’ doni all’uomo pio e non dare aiuto al peccatore. 5 Fa’ il bene al povero e non donare all’empio, rifiutagli il pane e non dargliene, perché egli non ne usi per dominarti; il male che ne avrai sarà doppio per tutti i benefici che gli avrai fatto. 6 Perché anche l’Altissimo detesta i peccatori e agli empi darà quello che meritano, li custodisce fino al giorno della vendetta. 7 Fa’ doni all’uomo buono e non dare aiuto al peccatore.
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Credo si possa intendere che è male aiutare il peccatore nel adempimento del suo peccato, non sostenere/sostentare l’empio, chi opera il male. Nella storia abbiamo molti esempi di uomini malvagi che hanno trovato sostegno e di conseguenza legittimazione, questo “alimentare”rende complice del male. Diversamente questa Parola sarebbe in contraddizione con il Nuovo Testamento. ;-)
Preferisco anche oggi accogliere la Parola del Signore come profezia dei cieli nuovi e della terra nuova con la venuta tra noi di Gesù, il Messia salvatore.
Per questo, anche oggi, colgo la severa indicazione, rivolta a me, di non beneficare la mia ostinazione al male e il mio rifiuto di fare della mia vita una fonte di elemosina (ver.3).
Oggi mi sembra giusto e doveroso associare alla mia vita di peccatore anche “il peccato del mondo”, cioè di un mondo che custodisce con violenza i suoi ingiusti privilegi nei confronti di popoli poveri e disperati.
Anche perché mi sembra inevitabile dover ammettere, per esempio, che una miseria come quella africana ha le sue fonti – ma anche la sua attualità! – nel violento brigantaggio che i nostri paesi hanno praticato e praticano contro i popoli africani!
Non dare aiuto al mio comportamento di peccato (ver.4) mi sembra oggi un urgente dovere sia mio, sia da parte di potenze, culture ed economie di rapina.
Ricordo che i padri della Chiesa dicono che quando faccio l’elemosina ad un povero non merito un ringraziamento perché semplicemente gli restituisco quello che è suo e che io ho contribuito a sottrargli!
Il ver.5 afferma con straordinaria sapienza che le mie concessioni all’empietà un domani ricadranno su di me e mi domineranno, provocando a me e in me un male ben più grave!
Il “giorno della vendetta” citato al ver.6 è quel “giorno dell’ira del Signore” presente in Sofonia 2,3: ed è il giorno del Cristo!
In Gesù tutto questo male viene giudicato, condannato ed eliminato dalla potenza del suo amore per l’umanità che lo porta fino alla Croce!
In Lui finalmente sono riscattati e glorificati i poveri in spirito, coloro che piangono, i miti e quelli che hanno fame e sete di giustizia …. e il nostro mondo cattivo è giudicato ….e tutti siamo chiamati alla conversione.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.