1 Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo.
2 Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
3 perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.
4 Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
5 Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.
6 Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
7 Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni;
8 perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
9 Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.
10 I capi dei popoli si sono raccolti
come popolo del Dio di Abramo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
egli è eccelso.

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Osserviamo con attenzione l’inizio del Salmo:”Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con voci di gioia”(ver.2). Sembra volerci dire che i popoli della terra si uniranno al popolo del Signore per aver ascoltato e visto le meraviglie che Egli ha compiuto per esso e in esso. La vita del credente e della comunità credente è l’elemento essenziale dell’annuncio della salvezza a tutti gli uomini e a tutte le donne della terra. Tutti “applaudiranno” il Signore per aver visto le sue opere nel suo popolo! Per l’attributo “terribile” dato al Signore al ver.3, mi sembra che bisognerebbe trovare un termine più accostato al ”timore di Dio” che è consapevolezza ed esperienza della presenza di Dio nella nostra vita, e non la “paura” di Lui! La sottomissione dei popoli si compie non con le armi e i poteri della terra, ma con la testimonianza dei credenti. Con la bellezza della loro vita. Il Signore ha fatto grandi cose per i suoi figli! Dice al ver.5: “Ha scelto per noi la nostra eredità – una variante della versione greca dice che è “la sua eredità”! – orgoglio di Giacobbe (“bellezza di Giacobbe” nella versione greca!) che Egli ama. Tutto esprime il vincolo prezioso di comunione tra Dio e il suo popolo e sarà questo a sedurre tutti i popoli della terra.
“Ascende Dio tra le acclamazioni” dice il ver.6. Teniamo conto che la Liturgia colloca questo Salmo nella Festa dell’Ascensione! E’ dunque il ritorno glorioso di Gesù al Padre l’evento supremo del potere di Dio! La sua glorificazione per tutte le genti. La gloria della morte e della risurrezione di Gesù è l’evento che raccoglierà nell’unica fede tutti i popoli della terra. E’ questo il cuore dell’annuncio della fede!
La nuova versione italiana del testo biblico propone una variante del ver.10. Dice “i poteri della terra” e non “i potenti della terra”, e mi sembra appropriato. Invece non lo è quell’ “appartengono”, mentre il testo dice “sono grandemente innalzati”. Quindi: i poteri della terra entrano nella stessa Pasqua di Gesù, “muoiono e risorgono, e come Lui e con Lui – l’originale ebraico usa lo stesso verbo usato al ver.6 per dire l’ascensione al cielo – sono fatti ascendere al cielo, sono cioè radicalmente rinnovati. Non pensiamo però ai vari falliti tentativi di ieri e di oggi per instaurare il “regno cristiano”, ma all’umile gloria della fede e della testimonianza della comunità credente tra le nazioni.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Il canto – osserva G. Ravasi – ha al centro la dichiarazione ‘Egli è re'”. Un re celebrato nel suo meraviglioso apparire e ascendere! Notiamo però che il re, nel pensiero biblico, è colui che ha a cuore il popolo che governa, è il difensore dei più deboli, rappresentati dalle categorie degli orfani e delle vedove. E’ questo il nostro glorioso Re: Colui che si prende cura di noi, nelle nostre carenze e fatiche. – Mi piace che, nella relazione di Dio con il suo popolo, quest’ultimo sia “rappresentato” da precise e singole persone: oggi la “bellezza di Giacobbe”, nel salmo di ieri “il Dio di Giacobbe”; nel salmo 79, “tu che guidi Giuseppe come un gregge…”. E’ una relazione concreta, che si svolge nella storia e nella vita.