1 Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. 2 Rendete grazie al Dio degli dèi, perché il suo amore è per sempre. 3 Rendete grazie al Signore dei signori, perché il suo amore è per sempre. 4 Lui solo ha compiuto grandi meraviglie, perché il suo amore è per sempre. 5 Ha creato i cieli con sapienza, perché il suo amore è per sempre. 6 Ha disteso la terra sulle acque, perché il suo amore è per sempre. 7 Ha fatto le grandi luci, perché il suo amore è per sempre. 8 Il sole, per governare il giorno, perché il suo amore è per sempre. 9 La luna e le stelle, per governare la notte, perché il suo amore è per sempre. 10 Colpì l’Egitto nei suoi primogeniti, perché il suo amore è per sempre. 11 Da quella terra fece uscire Israele, perché il suo amore è per sempre. 12 Con mano potente e braccio teso, perché il suo amore è per sempre. 13 Divise il Mar Rosso in due parti, perché il suo amore è per sempre. 14 In mezzo fece passare Israele, perché il suo amore è per sempre. 15 Vi travolse il faraone e il suo esercito, perché il suo amore è per sempre. 16 Guidò il suo popolo nel deserto, perché il suo amore è per sempre. 17 Colpì grandi sovrani, perché il suo amore è per sempre. 18 Uccise sovrani potenti, perché il suo amore è per sempre. 19 Sicon, re degli Amorrei, perché il suo amore è per sempre. 20 Og, re di Basan, perché il suo amore è per sempre. 21 Diede in eredità la loro terra, perché il suo amore è per sempre. 22 In eredità a Israele suo servo, perché il suo amore è per sempre. 23 Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi, perché il suo amore è per sempre. 24 Ci ha liberati dai nostri avversari, perché il suo amore è per sempre. 25 Egli dà il cibo a ogni vivente, perché il suo amore è per sempre. 26 Rendete grazie al Dio del cielo, perché il suo amore è per sempre.
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La precedente traduzione italiana della Bibbia rendeva con il termine “misericordia” la parola che qui è tradotta “amore”. Non voglio contestare la centralità e la bellezza dell’”amore”, ma mi pare di dover dire che la parola “misericordia” è più efficace per la sua “aggressività”, per come non esige condizioni e non si aspetta restituzioni. E’ come se la si potesse intendere quasi come una “violenza”, e in ogni modo un “agire” di Dio nell’esclusività prepotente della sua iniziativa.
Suscita in ogni modo stupore che, dopo i vers.1-4 che invitano ad una preghiera di ringraziamento perché il Signore è buono e ha compiuto meraviglie, al ver.5, e fino al ver.9, questa preghiera veda ed esalti la stessa creazione come un evento di misericordia! Questo fa pensare che anche quando creava i cieli, la terra e “le grandi luci” del sole, della luna e delle stelle, tutto Egli compiva per quella creatura umana che sarebbe stata il cuore della sua opera di salvezza e di amore.Tale è la caratteristica privilegiata di questo Salmo rispetto ad altri luoghi biblici dove vengono esaltate la bellezza e la bontà della creazione!
I vers.10-24 esaltano l’azione misericordiosa e amante di Dio nella storia del suo Popolo: storia di liberazione da un nemico che lo teneva schiavo e dal quale non sarebbe stato capace di evadere (vers.10-15), storia della mirabile presenza e protezione miracolosa nel cammino del deserto verso la Terra promessa (ver.16), storia del dono di una terra strappata a nemici potenti, terra che dunque non è un “possesso” di Israele, ma l’ “eredità” ricevuta dal Signore stesso (vers.17-22), storia della fedeltà di Dio nei confronti del suo Popolo, spesso così infedele.
Sottolineo volentieri il ver.25 dove, alla lettera, si dice che Dio “dà il cibo ad ogni carne”: è quella “carne” di cui nel Prologo del Vangelo secondo Giovanni si dice che “il Verbo si fece carne, e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv.1,14): non più solo l’antico Popolo, ma tutta l’umanità è ora abitata dal Figlio di Dio che la salva e la nutre. Dunque: “Rendete grazie al Dio del cielo, perché il suo amore-misericordia è per sempre” (ver.26).
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Segnalano le note che questo salmo è designato come il Grande Halle”, il grande canto di lode di Israele. Le prime parole ci rivelano e confermano la straordinaria realtà di un Dio buono; grazie a Gesù abbiamo imparato che Egli è “esclusivamente buono”…, una verità che talvolta facciamo fatica a capire, ad accogliere. – Il ritornello lo abbiamo nelle orecchie secondo la vecchia versione, come dice Giovanni: “perché eterna è la sua misericordia”. Non troviamo le parole per dire adeguatamente questa qualità del nostro Padre: misericordia, amore, bontà, benignità… Mi piace quest’ultimo termine: il nostro Dio “è cosa buona”, si sta bene con Lui, vicino a Lui; è misericordioso e benigno con ognuno e con tutti.