18 Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. 19 Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
20 La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. 21 Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

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Il dato più “impressionante” della Parola che oggi riceviamo dalla bontà del Signore è l’universalità indiscutibile del suo orizzonte: per quattro volte, ai vers.18-19, l’aggettivo “tutti” comprende l’intera umanità: la condanna di tutti gli uomini; la giustificazione di tutti loro; tutti sono stati costituiti peccatori; tutti saranno costituiti giusti. Dunque, per chi è detta questa Parola? Per tutti!
Di questa notizia “assoluta”(!!) hanno coscienza superiore i figli della Prima Alleanza, come abbiamo più volte considerato, perché a loro è stata donata la Legge. Nessuno come loro –e certamente come il fariseo osservante Paolo! – può avere consapevolezza di questa Parola. La Legge “sopravvenne perché abbondasse la caduta”(ver.20): il linguaggio è audace fino allo sconcerto, perché tutto questo viene da Dio! Il fine della Legge si presenta oggi in tutta la sua potenza e in tutta la sua severità. Il suo compito è quello di portare l’uomo alla consapevolezza della sua drammatica prigionia nel male e nella morte e consentire l’affermazione vertiginosa: “dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia”(ver.20).
Così Gesù, al ver.21, è proclamato autore del “regno della grazia”, cioè del regno del dono! Essendo questo “dono” confrontato con “il regno del peccato nella morte”, il regno della grazia si presenta come evento di risurrezione dalla morte! La risurrezione è dunque l’evento e l’esperienza della salvezza. Di una salvezza possibile solo per grazia di Dio. Grazia – e questo oggi deve essere sottolineato – per tutti.
Dov’è dunque il confine tra la Chiesa e tutto il resto dell’umanità? Qual è allora il compito di annuncio della Chiesa sino ai confini della terra? Chi è dentro e chi è fuori dalla Chiesa? Queste, e molte altre domande brucianti, vengono dalla divina meraviglia di questa Parola. Sarebbe bello avere molto tempo per conversare insieme di tali meraviglie. Intanto custodiamole nel nostro affetto e nella nostra povera preghiera.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.