9 Ora, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia. 10 Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non dopo la circoncisione, ma prima. 11 Infatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la giustizia 12 ed egli fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo provengono dalla circoncisione ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.

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Continuiamo ad affidarci l’un l’altro alla potenza della preghiera, chiedendo al Signore di renderci partecipi del dono di cui ci parla aprendo il nostro cuore e la nostra mente all’accoglienza delle meraviglie che anche oggi la Parola ci annuncia. Tutto parte dalla domanda che Paolo si pone e ci pone al ver.9: la beatitudine della fede “riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso?”. Vedremo che la risposta avrà non una sola conseguenza, ma due! E subito provo ad esprimerle. La prima è che egli ricevette il dono della fede quando era ancora incirconciso. E quindi anche gli incirconcisi, e cioè le genti che non sono parte del Popolo eletto, hanno in lui un padre: “..egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono”(ver.11). La seconda, di rilievo forse ancora più grande, è che il dono, la grazia di Dio, la fede, precede tutti i “sigilli” della giustizia che viene dal dono della fede: la circoncisione per gli ebrei, e, noi possiamo dirlo, il battesimo per i cristiani.
Dunque, Abramo è padre dei circoncisi ed è padre dei non circoncisi, perchè anch’egli, lui per primo, ha ricevuto il dono della fede quando era non circonciso. E a questo bisogna aggiungere che quindi il dono lo si riceve sempre quando “non si è” circoncisi! E la circoncisione – come per noi il battesimo – è il sigillo, il segno efficace, del dono della fede. Mas non si identifica con il dono della fede. In questo senso, possiamo accennare, con umiltà e prudenza, che la fede è il dono originario che può poi tradursi in forme religiose diverse. E forse è proprio Gesù a rivelarci che, in ogni modo, la fede è sempre l’avvenimento originario di una “risurrezione”: dal regime mortale del mondo, alla vita nuova. Prima che mi mettiate sul rogo, sono contento di dirvi che la fede di Gesù è secondo me la fonte della “religione” più bella, quella che meglio interpreta il dono della fede e la vita nuova che ne scaturisce. Questo – mi sembra – non vuol dire che storicamente noi cristiani questa bellezza l’abbiamo saputa sempre custodire e manifestare. E quindi è certo che anche altre forme religiose sanno generare esistenze ed esperienze meravigliosamente capaci di interpretare e celebrare l’originario dono di Dio che è la fede.
Dio ti benedica. E tu benedicimi.
Dal commento di K. Barth al v.12:
Anche i circoncisi sono figli di Abramo, ma non in virtù della loro discendenza dal popolo della circoncisione, non in forza della tradizione del Giudaismo, della religione, della Chiesa. Ma a motivo della fede…: come “compagni di migrazione” sui sentieri della fede che sono stati quelli del nostro padre Abramo; migranti nella coscienza che l’uomo è trovato da Dio, è fondato in Dio, dove egli non è ancora in qualsiasi misura un possidente del regno della realtà religiosa (o di qualsiasi altra realtà di questo mondo), dove egli è in tutto e per tutto indirizzato a Dio stesso, a Dio solo. Questo migrare è un costante negarsi e abbandonarsi, una volontà infaticabile, incorruttibile di diminuire, rinunciare, abbassarsi, morire, un sempre rinnovato partire dalla nuda, neutrale umanità nella sua totale povertà e problematicità. Dio viene trovato direttamente muovendo dal mondo peccaminoso e sofferente, non da un’altura religiosa sovrastante al mondo. L’autentica elevazione religiosa si nega da sé, è solidarietà senza riserve con la bassezza (3,22-23). La fede autentica è la “fede senza circoncisione” di Abramo…