22Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti 23e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
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Sta proprio in quel dichiararsi sapienti il principio del naufragio nell’idolatria. Proprio perché hanno voluto eliminare una distanza, una separazione, una non-conoscenza che solo Dio stesso può togliere, sono precipitati nell’abiezione. Non possiamo provocare il mistero di Dio con le nostre pretese potenze, o capacità, o virtù. La nostra vera provocazione può essere solo la nostra attesa della luce e della salvezza. In questa prospettiva guardo con grande considerazione la condizione dell’ateo!
Lo scambio tra incorruttibile e corruttibile è inevitabile. I mali più gravi dell’umanità nascono proprio da questa “divinizzazione” di quello che non è Dio, fino a terribili idolatrie di terrore e di morte. Pensiamo come anche il secolo scorso sia stato invaso e stravolto da ideologie e regimi che, magari rivendicando l’ateismo più rigido, hanno costruito “religioni” idolatriche sanguinarie. Ci si chiede, poi, come questo sia potuto accadere. Come “un’immagine e una figura di uomo corruttibile…” abbia potuto sedurre e abbrutire moltitudini. Qui andrebbe cercato anche il motivo profondo della persecuzione anti-ebraica e dello sterminio nazista: forse proprio il rigore della fede e della tradizione ebraica verso l’obbrobrio dell’idolo. Forse ci potremmo fare domande delicate e dolorose intorno alla comunità ecclesiale.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.