23 e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. 24 Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, 25 perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen
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La ripresa oggi dal ver.23 che già ieri abbiamo ascoltato nella nostra preghiera ci aiuta a ricordare e a considerare il dramma dello “scambio” tra la gloria del Dio incorruttibile e la figura di un uomo corruttibile, di uccelli…La conseguenza negativa di quello scambio – in esso, invece di accogliere il dono di Dio ci siamo impadroniti dell’idolo! – è l’impurità che disonora il corpo. Mi sembra che il peccato di quella “sapienza cattiva” – “mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti”(ver.22) – assuma così la fisionomia di un peccato contro le nozze. Provo a spiegarmi: il progetto di Dio è quello di una comunione con Lui che Egli vuole donarci, ma noi stravolgiamo la sua volontà con il nostro tentativo di “impadronirci” di Lui. Ma in questo modo, invece di accogliere “l’Altro da noi”, ci impadroniamo dell’idolo.
L’impurità che disonora i nostri corpi è dunque la conseguenza negativa di un mistero di comunione nuziale tra noi e Dio, che noi abbiamo tradito. E’ quello che esprime il ver.25. “hanno scambiato la verità di Dio – cioè il Dio vero! – con la menzogna, cioè con l’idolo ingannatore. Abbiamo “adorato e servito le creature anziché il Creatore”.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.