Da “Bologna 7” di domenica 21 Ottobre 2012

Venerdì 26 la proiezione al Comunale di Marzabotto
Nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita di don Giuseppe Dossetti venerdì 26 alle 20.30 nel Teatro comunale di Marzabotto (via Matteotti) verrà proiettato il film «Quanto resta della notte» di Lorenzo K. Stanzani. Giuseppe Dossetti (1913 – 1996), divenuto sacerdote nel 1959, è stato un protagonista degli avvenimenti fondanti della storia italiana del ’900. La sua partecipazione alla Resistenza, il contributo alla scrittura della Carta Costituzionale, la messa in cantiere delle riforme operate dalla politica nel dopoguerra, la partecipazione al Concilio Vaticano II come segretario del cardinal Giacomo Lercaro – uno dei quattro moderatori dell’assise – basterebbero a renderlo un personaggio di primo piano. Ma, seppur in un percorso fitto di cesure e cambi di rotta, c’è un filo che lega la sua storia e segna il XX secolo: la consapevolezza della crisi dell’umanità. Questa presa di coscienza crea in Dossetti la necessità di una riforma profonda della società, sia nella politica – come Repubblica viva di democrazia sostanziale – sia nella Chiesa – come comunità spirituale rinnovata vicina gli uomini e alla Storia, che porti a un dialogo che sia sintesi di Pace. In fondo il solo desiderio di Dossetti è quello della diffusione della Pace «non a parole, ma col silenzio e con i fatti». Questo continua a fare la «Piccola Famiglia dell’Annunziata», la comunità monastica da lui fondata nel 1955.

«Quanto resta della notte», un film su don Dossetti

Il titolo del film è ovviamente tratto da Isaia 21, che prosegue dicendo «La sentinella risponde: “Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!». La frase è stata scelta poiché utilizzata da don Giuseppe Dossetti in un discorso del ’94, ma probabilmente la si può pensare lungo tutto l’arco della vita del monaco. Il tema è quello della ricerca, ricerca continua e incessante di sé, di senso, di comunità, di Dio. La Notte è buia ma forse solo noi possiamo spegnerla. La Notte è il dormire della coscienza, collettiva e individuale e forse solo una consapevolezza di sé e del proprio compito può spegnere la Notte. Il compito della sentinella sarà quello di annunciare l’alba, non di far cessare la notte, annuncia l’alba, e così come con l’annuncio dell’angelo a Maria il Verbo si fece carne, quando la sentinella annuncerà l’alba, le coscienze degli uomini si faranno vive. E così come Maria disse semplicemente, «eccomi», così noi dovremo essere pronti e liberi al momento dell’annuncio-grido della sentinella.

Don Athos Righi