Non vado mai in chiesa ma ho saputo che farete un anno della fede. Non capisco che cosa voglia dire un anno della fede. Non sono sempre anni della fede? Lo dico io che non so se ho la fede, e forse non ce l’ho. Mi piacerebbe saper da lei almeno questo. L’anno della fede è rivolto e dedicato a chi la fede ce l’ha, o a chi è come me, nella mia situazione? Perché queste domande impertinenti? Perché personalmente nutro una grande simpatia nei confronti di Gesù, e anche una forma di affetto, al punto che non mi importa molto che ci sia stato o sia una leggenda. Per me resta una grande persona. Se poi lei sapesse chi le scrive… Ma questa sera mi ha improvvisamente colto il desiderio di mandarle queste parole.

Chissà perché, ma mi è venuto il pensiero di averla riconosciuta. Il suo messaggio è bellissimo. L’ “Anno della Fede” si comprenderà nel suo percorso, e sarà diverso tra luogo e luogo e tra persona e persona. Le faccio una proposta che è anche lo stato d’animo in cui mi trovo. Camminiamo insieme: sia chi ha la fede, sia chi pensa di non averla, sia come me che, di tempo in tempo, “risorgo” dalla mia incredulità. Camminiamo insieme. E una ragione c’è, ed è fondamentale: la fede è un dono! Ed è un dono di Dio. Ma è un dono anche… accogliere il dono! E in certo modo fede e incredulità camminano insieme. Un uomo che aveva bisogno di un grande miracolo per una persona cara si sente dire da Gesù che deve credere. E lui gli risponde: “Io credo. Soccorri la mia incredulità!”. E in ogni modo la fede è intimamente connessa con il dubbio. Al punto che ormai ritengo che solo il “credente” sia continuamente esposto al dubbio. Nelle battute finali del Vangelo di Matteo si dice che gli apostoli che vengono invitati dal Risorto ad incontrarlo in Galilea. Ci vanno, lo vedono, lo adorano. “Essi però, dubitarono”. Quindi: pensiamo a questo “Anno” come ad un affascinante cammino nel Vangelo di Gesù. Mi succede una cosa: quando ascolto la Parola evangelica, mi par sempre di ascoltarla per la prima volta. Da giovane pensavo che il Vangelo fosse la risposta a tutte le mie domande. Da vecchio vedo che il Vangelo è domanda che si riapre davanti a tutte le mie risposte. Perché la verità c’è. Ma è sempre più grande di come l’abbiamo pensata.
Buona Domenica.

Giovanni della Dozza.

Domenica 21 ottobre 2012.