case occupateCaro Giovanni, ho seguito in questi giorni la cronaca che i giornali hanno riportato relativamente all’occupazione abusiva di alloggi da parte di persone in stato di necessità. Ho capito che la questione non è tanto semplice, perché da un lato bisogna tutelare la legalità, dall’altro le esigenze delle persone più fragili, come i bambini, gli anziani, i disabili. Leggendo i giornali, mi sono un po’ stupito, perché mi è capitato, proprio sul Carlino, di trovare un riferimento a te, in quanto prete “militante”. Che cosa ne pensi di questa definizione?

Può darsi che il giornalista del Carlino volesse dire che è meglio che io pensi a fare il prete più che il politicante. Per il concetto di politica che mi hanno trasmesso persone come Giuseppe Dossetti e Lorenzo Milani, penso che la politica, come interesse, impegno e progetto per il bene di tutti, sia un dovere di tutti, e dunque anche dei cristiani, e anche dei preti. Certo che se la politica diventa solo guerra per il potere e dominio delle regole del mercato, quella politica non fa il bene di nessuno e non è bene impegnarvisi. Per le vicende e la sorte di tanta povera gente credo sia dovere di tutti partecipare e operare. Per noi cristiani è in gioco il cuore della nostra fede, perché per noi Gesù è venuto a proclamare che tutta l’umanità è figlia di Dio. Tale è anche il significato profondo di questa Domenica della Trinità: tutti chiamati nell’unico amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La legalità va rispettata, ma le leggi sono giuste se operano perché non ci sia chi oggi non abbia un pane da mangiare e un letto dove riposare: a Bologna!
Con buona pace del giornalista mi prendo anche il titolo di militante, e a lui dico che se un giorno rimanesse senza pane e senza letto, volentieri lo cercherei per lui, certo che anche lui lo cercherebbe per me. Buona Domenica a tutti.

Giovanni della Dozza.

Domenica 31 maggio 2015.