12 Il Signore disse a Mosè: «Sali su questo monte degli Abarìm e contempla la terra che io do agli Israeliti. 13 Quando l’avrai vista, anche tu sarai riunito ai tuoi padri, come fu riunito Aronne tuo fratello, 14 perché vi siete ribellati contro il mio ordine nel deserto di Sin, quando la comunità si ribellò, e non avete manifestato la mia santità agli occhi loro, a proposito di quelle acque». Sono le acque di Merìba di Kades, nel deserto di Sin.
15 Mosè disse al Signore: 16 «Il Signore, il Dio della vita di ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un uomo 17 che li preceda nell’uscire e nel tornare, li faccia uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza pastore». 18 Il Signore disse a Mosè: «Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui, 19 lo farai comparire davanti al sacerdote Eleàzaro e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini sotto i loro occhi 20 e porrai su di lui una parte della tua autorità, perché tutta la comunità degli Israeliti gli obbedisca. 21 Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleàzaro, che consulterà per lui il giudizio degli urìm davanti al Signore; egli e tutti gli Israeliti con lui e tutta la comunità usciranno all’ordine di Eleàzaro ed entreranno all’ordine suo».
22 Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleàzaro e davanti a tutta la comunità; 23 pose su di lui le mani e gli diede i suoi ordini, come il Signore aveva detto per mezzo di Mosè.
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La tradizione ebraica è concorde nell’affermare che il peccato di Mosè e di Aronne non è certamente il tradimento messo in atto dal popolo. Qualcuno pensa che la trasgressione di Mosè sia stata di aver percosso due volte la roccia da cui scaturisce l’acqua, mentre Dio aveva detto di percuoterla , ma non due volte. In me confesso esserci il sospetto che in realtà Dio non abbia voluto che prima del Cristo ci fosse chi poteva dire di aver guidato tutto il cammino della salvezza, dalla liberazione dal male e dalla morte dell’Egitto sino all’ingresso nella Terra promessa, cioè alla riva del Risorto, alla Casa del Padre. Tuttavia a Mosè viene concesso di contemplare questa Terra: è il grande dono e il grande compito della profezia: quello che consente anche ad Abramo di vedere il giorno di Gesù (Giovanni 8,56).
Ed è ancora la tradizione ebraica a lodare Mosè che, all’annuncio della sua prossima morte non si occupa di cose sue, ma della sorte del popolo, e chiede per esso un condottiero, una guida. Peraltro Dio chiede a Mosè di svolgere un compito di grande autorevolezza nella investitura di Giosuè (vers.18-19). Il compito di Giosuè sembra delinearsi come meno pieno di quello assolto da Mosè, forse più “condiviso” con il compito sacerdotale di Eleazaro. Sembrano delinearsi più chiaramente le due grandi linee di guida della storia del popolo di Dio: la profezia e il sacerdozio. La Parola e il Tempio. La Legge e lo Spirito. L’istituzione e la libertà dello Spirito. Il rigore del culto e la “correzione” interiore della profezia nei confronti del culto stesso.
In ogni modo è Mosè – figura del Cristo stesso – il grande protagonista che assegna il compito di guidare il popolo verso la Terra.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Il passaggio dell’autorità tra Mosè e Giosuè mi ha colpito,oggi,mentre nel Vangelo gli scribi chiedono a Gesù a proposito della sua autorità, da dove viene..
Il gregge non rimane senza pastore e la preoccupazione di Mosè sembra la preoocupazione di Dio di non voler lasciarci soli,senza guida..
Il v.20 nella traduzione dal greco integra con una sfumatura..parla di Giosuè : ‘e darai della tua gloria a lui, affinchè gli diano ascolto i figli di Israele.’
Questo ascolto-obbedienza al pastore..Che dono!
Viene ricordato ciò che è accaduto a Meriba. Là Dio aveva già rimproverato a Mosè e Aronne la loro disobbedienza alle Sue parole, preannunciando loro che sarebbero morti prima di entrare nella terra della promessa. E al cap. 20 Dio poi ordinò ad Aronne di salire sul monte Cor, insieme a Mosè e ad Eleazaro, e là Aronne morì e suo figlio fu rivestito delle vesti del sommo sacerdozio. Oggi di nuovo viene ricordata Meriba. Hanno disobbedito e non hanno glorificato Dio davanti al popolo. Dio concede a Mosè di vedere da lontano la terra che ha promesso ad Israele. Aronne non aveva visto, a Mosè il Signore concede di vederla. E Mosè qui no dice nulla a suo vantaggio, accoglie la parola del Signore. Ciò che Mosè qui ha nel cuore è la preoccupazione per Israele. Come altre volte lo ha difeso, quando il castigo di Dio voleva scagliarsi contro il loro peccato, anche oggi intercede per lui. Sa che sono ostinati, ma anche deboli e peccatori. E chiede che Dio procuri per loro un pastore perché non rimangano come pecore senza pastore. E il Signore darà a loro come guida Giosuè, Gesù. Il momento è molto delicato, non solo per Mosè, ma per tutto il popolo. Le prime parole con cui Mosè si rivolge a Dio sono un modo piuttosto raro di chiamare Dio: “il Dio della vita in ogni essere vivente” (o “il Dio degli spiriti di ogni carne”) che Mosè aveva già usato quando, dopo il peccato di Core, Datan e Abiram, supplicò Dio di placare la sua ira, che aveva già deciso di annientare il popolo (16:22). Forse Mosè vede oggi un pericolo analogo di annientamento del popolo, in coincidenza con la sua morte. E allora, con un’audacia che ricorda quella che notavamo ieri nelle cinque figlie di Zelofcad, si rivolge a Dio “suggerendogli” cosa deve fare perchè il popolo sia custodito: Deve dargli un pastore come lui. Questa supplica di Mosè l’abbiamo anche letta come la supplica della Legge e di tutto l’A.T. perchè Dio mandi un pastore buono (il Messia), supplica che viene esaudita nel brano di oggi nella persona di Giosuè, figura di Gesù che la compirà perfettamente. E’ lui infatti il pastore buono che conosce le sue pecore, che sta davanti a loro per guidarle a uscire e ad entrare; con lui, che è venuto a cercare le pecore perdute di Israele, tutta le gente non è più “come pecore senza pastore” (v. 17; cfr. Mt 9:36; Mk 6:34; Yn 10:9).