31 Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. 32 A chi parlerà contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro.
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Dobbiamo essere molto grati al Signore per la Parola che oggi ci regala. Nelle note delle bibbie spesso si dice che sono versetti molto difficili. Anch’io devo dire che per molti anni mi ci sono parecchio affaticato. Poi, però, progressivamente, tutto mi è sembrato illuminarsi e semplificarsi. Il che non vuol dire che adesso “ho capito”. Però mi sono confermato che il Signore non ci abbandona, ci tiene per mano, e passo passo illumina la nostra vita con la luce del suo Vangelo.
Come possiamo esprimere nei termini più semplici questo “peccato contro lo Spirito Santo”? Cercheremo di ricordare quale sia l’azione dello Spirito in noi e per noi. E anche qui, per cercare i termini più semplici, dirò che l’azione dello Spirito è quella per la quale ognuno viene preso per mano e condotto dentro al mistero di Dio. Al punto che il Vangelo diventa il “nostro” Vangelo. La Storia della salvezza diventa “la storia della salvezza”. Le Parole che il Signore ha detto diventano le Parole che il Signore dice oggi a me! Io sono allora la pecora perduta e ritrovata, io sono il figlio che se ne è andato e ritorna a casa, io sono quel suo fratello che non riesce ad accettare la misericordia del Padre. Per me sono dette le beatitudini, e io sono il soldato che ha crocifisso Gesù e ora lo riconosce come Figlio di Dio….
E questo avviene perchè Dio si rende presente e agisce nella nostra storia. Non fuori di essa! E a partire dalla situazione concreta della nostra storia, di ciascuno e di tutti, Egli parla e agisce. Non c’è una sua Parola detta fuori dalla storia e che non tenga conto della storia mia e di tutti. Egli incessantemente “gioca” la sua Parola con la condizione ferita e povera di ciascuno di noi e di tutto il genere umano. Perchè Egli vuole salvare la storia . E non condannarla. Il rischio è quello di trasformare il Vangelo in una teoria astratta e in principi fuori dalla concreta vicenda dell’umanità. La nostra stessa preghiera, personale e comunitaria, è sempre anche il “confronto” tra la Parola eterna di Dio e il frammento ferito della vicenda umana. Su quella ferita Dio si piega con il potere e la potenza della sua Parola: per salvarci!
Se valgono questi pensierini, il peccato contro lo Spirito non è il rifiuto della Parola di Dio, ma il rifiuto della sua presenza e del suo concreto intervento nella mia vita: nella mia esperienza, nel mio pensiero, nella mia memoria…E’ negare che “mi sia successo qualcosa”. Che “qualche cosa sia successo”. L’evento di Dio è il giudizio di Dio! Non lo posso negare. Potrò forse capire quasi niente. Non riuscirò certamente a rispondere in modo adeguato a quello che da Lui ho ricevuto. Mi ribellerò!! Ma non posso negare che qualcosa è successo! Potrò anche sbagliarmi, e non sapere da chi e da che cosa viene quello che mi è capitato nella testa, o nel cuore, o nella vita… Ma qualcosa è successo! Potrò arrabbiarmi o spaventarmi, gioire o respingere…ma quel “qualcosa”, o meglio quel “Qualcuno” mi è capitato. Io non so scrivere in italiano, ma qui le “sgraziature” sono intenzionali, per tentare di dire che si tratta appunto di un’esperienza concreta nella povertà distratta della mia vita.
Perchè Gesù dice che questo peccato non sarà perdonato? Penso lo dica per aiutarci ad essere umili e attenti! Ma è innegabile anche dire che, siccome quell’avvenimento è già in se stesso il perdono, la misericordia e l’amore di Dio, il rischio è quello di dire di “no” ad una vicenda storica che è stata pensata, attuata e regalata a me dal Signore per il mio bene. Fino ad oggi questo peccato l’ho incontrato come pericolo cui io sono esposto. Di altri non ho visto niente di questo.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Il testo parallelo di Marco aiuta ad accostare il peccato contro lo Spirito all’attribuire all’opera divina il rapporto con lo spirito del Male. Al vs 30 è detto che chi non raccoglie con il Signore disperde , non accogliendo il Regno di Dio e la sua salvezza.
In questo contesto appare infinitamente grande la misericordia per cui si dice che ogni peccato è perdonato, ogni parola di bestemmia anche contro il Figlio dell’Uomo, quello stesso che dalla croce prega il Padre di perdonare coloro che non sanno quello che fanno. ( cfr Lc 23,24)
Molte sono le testimonianze di chi si è riconosciuto peccatore e salvato per grazia,a partire da Paolo, ‘bestemmiatore e violento’ come si definisce lui stesso in I Tim 1,13. C’è speranza anche per chi, come i giudei e i loro capi ‘ hanno ucciso l’autore della vita’ (cfr Atti 3,15).
Il peccato dunque contro lo spirito dell’Amore appare tanto più grave . Lo Spirito santo è la fonte della vita, attraverso l’economia sacramentale , nel battesimo, nella Cresima si rinnova sempre il dono della acqua zampillante che dà vita alla chiesa; è dallo Spirito che è generato il Santo nel seno di Maria, è lo Spirito santo che rivela il mistero dell’Agnello che toglie il peccato del mondo. Dice il Battista: ‘ Ho visto lo spirito di Dio scendere dal cielo come una colomba e posarsi su di Lui. Io non lo conoscevo…e ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio’ (Gv 1,33-34); è lo Spirito di Dio la sorgente della salvezza, della pace e della gioia sin dal principio, quando aleggiava sulle acque ( Gen 1,2)
Stefano rimprovera ai Giudei la resistenza allo Spirito santo e nello Spirito santo vede i cieli aperti e la Gloria di Dio e il Figlio dell’Uomo alla sua destra e morendo chiede che non sia loro imputato quel peccato ( Atti 7).
Infine Maria Maddalena, di cui oggi facciamo memoria, liberata da sette demoni, ha corrisposto con l’amore al dono ricevuto, per prima ha veduto il Signore risorto e lo ha annunciato .