Vi racconto un piccolo episodio di oggi, che temo per molti non avrà alcun rilievo, ma che per me è stato significativo. Vi scrivo da Santiago de Campostela dove ieri abbiamo terminato il "camino" che abbiamo percorso, in tre tappe, in tre anni. Pressapoco duecentocinquanta chilometri ogni tappa. Tutto molto bello e molto intenso. E’ stata la mia vera vacanza. In paesaggi sempre nuovi e in un grande silenzio. Con la possibilità di una preghiera distesa in molte ore. Ricordando tutti. Anche voi amici lettori del Carlino.

E questa mattina nella grande meravigliosa basilica cattedrale costruita e abbellita nei secoli intorno alla tomba di S.Giacomo abbiamo celebrato la Messa, noi gruppetto di sedici amici, insieme alla grande folla di pellegrini che riempiva la chiesa: molte centinaia di persone di ogni nazione e continente. Io e Francesco di Sammartini concelebravamo con altri due presbiteri di lingua spagnola.

S’avvicinava il momento della Comunione. Pensavo: una folla immensa di volti che, almeno quelli cui darò il Corpo del Signore, comparirà un momento e subito scomparirà per sempre dalla mia vita. Uno strano senso di sgomento. Ma poi, quando è iniziata la Comunione, mi si è acceso nella mente e nel cuore il pensiero di un "arrivederci", di un appuntamento che la Messa sempre in ogni modo fissa per il futuro, per la fine, quando tutti saremo alla mensa dell’unico Padre. Questo mi ha messo sul volto, credo, un sorriso di gioia.

Fatto sta che mi sono accorto che tutti quelli cui davo il Corpo del Signore mi sorridevano. Era allora la gioia di un conoscersi con uno sguardo rapidissimo, ma a questo punto molto intenso. Per dirsi "arrivederci". Buona strada a te e a te.Da Sanrtiago alla Gerusalemme che scende dal cielo si vedeva una grande strada piena di gente sconosciuta ma famigliare. Non c’era nemico. E neppure estraneo.

Il pellegrinaggio non solo non è finito. E’ solo il segno di una pellegrinaggio molto più grande. Il trovarsi insieme di questa mattina è bello per dirsi che la strada insieme continua. E’ la gioia di vedere che in quella strada possono camminare veramente tutti. Perchè tutti sono figli di quel Padre che tali li riconosce e li ama per il sacriificio d’amore del suo unico Figlio. Buona Domenica. d.Giovanni.