28 In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». 30 Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Post correlati
3 Commenti
Lascia un commento
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Le categorie
- Audio (918)
- Audio e Video (623)
- Dalla Chiesa e dal mondo (168)
- Giovanni scrive… (515)
- Giuseppe scrive… (2)
- Incontri e approfondimenti (442)
- La lectio quotidiana (4.518)
- Le nostre notizie (999)
- Letture domenicali e festività (802)
- Senza categoria (6)
- Video (149)
Telegram
Archivi
Gli ultimi articoli pubblicati
- Omelia di d. Giuseppe Scimè – IV Domenica di Quaresima A – 19 marzo 2023
- Omelia di d. Andrea Bergamini – IV Domenica di Quaresima A – 19 marzo 2023
- Omelia di d. Francesco Scimè e d. Giovanni Nicolini – IV Domenica di Quaresima A – 19 marzo 2023
- Esodo 35,1-19
- Esodo 34,29-35
- Esodo 34,10-28
- San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria – 20 Marzo 2023
- Esodo 34,1-9
- Esodo 33,12-23
- Esodo 32,30-33,11
Il termine che dice il perdonare (ver.28), e il perdono (ver.29, che alla lettera dice “non ha perdono”) è molto forte. Molto più forte di quello che noi solitamente pensiamo. Infatti mi sembra di cogliere un problema, e cioè che quando noi parliamo di “perdono” ci collochiamo in un ambito nel quale c’è già stato il rifiuto del peccato, e quindi il perdono è eventualmente la remissione della pena per la colpa commessa, e non propriamente il toglimento del peccato. Ma questo è il vero miracolo della misericordia divina! Il fatto cioè che il peccato che ci domina viene strappato e mandato via. Da solo, come farei? Non voglio turbare il vostro animo e quindi non badate troppo ai miei pensieracci. Diciamo solo che il perdono dei peccati non è un fatto “giuridico”, ma è il miracolo per il quale il Signore mi tira fuori dalla galera cattiva che mi imprigiona.
Ora, con grande forza Gesù ci dice che “tutto sarà perdonato”: Egli ci libera da tutti “i peccati e anche tutte le bestemmie”, dove le bestemmie non sono solo parole cattive, ma è tutta la nostra vita piegata ad adorare idoli che non sono Dio! Ebbene, da tutto possiamo essere liberati.
Perchè la bestemmia “contro lo Spirito Santo” non sarà perdonata in eterno(ver.29)? Io non ho una risposta sicura! Vi passo quello che a questo punto della mia vita è venuto avanti per me attraverso queste parole. Che cosa è il dono dello Spirito? Di quale evento si tratta? Taglio corto e dico che questo dono mi sembra il “sì” profondo, interiore, del nostro riconoscimento del mistero di Dio e del suo Figlio Gesù. Lo Spirito è l’evidenza della Parola. E’ questa Parola collocata nell’intimo di noi. Nel linguaggio biblico si direbbe “nel cuore”. Un’evidenza ben più profonda di quella dei sensi, come sarebbe il vedere o l’ascoltare. E’ un vedere con il cuore. Se teniamo questa ipotesi, qual’è allora il peccato contro lo Spirito Santo? E’ un “no” detto non solo e non tanto a Dio, quanto detto a me stesso. Negazione di quello che in me si è compiuto ed esiste. Uno sposo che dice “io non sono sposato”. Un figlio che dice a sua madre “tu non mi hai generato…io non ho madre”. E’ il darmi la morte, dando la morte a quello che in me è vivo. Qualcuno dice che al suicidio deve essere sempre attribuito un concorso di follia, di smarrimento del senso… Mettiamoci anche questo! Per quello che mi riguarda, mi sembra di capire bene quale sia la mia esposizione alla bestemmia contro lo Spirito Santo. E non voglio dilungarmici, perchè il Maligno sta davanti a noi.
Mi faccio prendere per mano dal triste ver.30, perchè una nota delle bibbie ci tiene a ricondurmi a Marco 1,25 dove Gesù dice allo spirito impuro. “Taci! Esci da lui”. Dice il proverbio che finchè c’è vita c’è speranza. Meglio non fare del facile ottimismo. Meglio riconoscere come Dio si sia compiaciuto di fare meraviglie nelle nostre povere persone! E insieme a Maria di Nazaret collocarci tra quelli che le generazioni la dicono “beata”, e ci consentono di vederci partecipi dello stesso dono.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
lectio 2008:
http://lectioquotidiana.blogspot.com/2008/06/mc-328-30.html
Il peccato contro lo Spirito Santo che non sarà perdonato in eterno: ecco uno di quei punti del Vangelo che ci lasciano sempre un po’ perplessi (e incerti sul suo significato). Un commentatore spiega il peccato contro lo Spirito citando Isaia 5,20: “chiamano bene il male e male il bene”. Coloro che operano così per difendere le loro posizioni di potere (religioso o politico che sia), il loro predominio e i privilegi…, compirebbero tale peccato. Ma ciò non vale solo per i “grandi”, poiché ognuno di noi ha piccole posizioni e privilegi che vuole conservare e difendere… – Grande, invece, la buona notizia che ci è data con solennità (“in verità vi dico…”)al v. 28: tutti i nostri errori e mancanze, frutto di fragilità, ignoranza, debolezza… sono sicuramente estirpati, eliminati.