1 Scese dal monte e molta folla lo seguì. 2 Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». 3 Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. 4 Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
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E’ interessante il richiamo tra i versetti che oggi il Signore ci regala e l’introduzione al grande Discorso della Montagna in Matteo 4,25: le grandi folle che seguono Gesù hanno indotto il Discorso del Signore che appunto, “vedendo le folle” (Mt.5,1) ha “ammaestrato i discepoli”!
Oggi Egli scende da quel monte e ancora molta folla lo segue.
Il lebbroso che oggi si prostra davanti a Gesù gli dice: “Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi (alla lettera, “puoi purificarmi” (ver.2)).
Egli sembra quasi rappresentare la grande folla che, avendo ascoltato quel “discorso”, sembra ora aver più profonda consapevolezza della persona e della potenza di Gesù!
Lo chiama “Signore”, e gli dice: “Se vuoi, tu puoi sanarmi”, che, dicevo prima, è, alla lettera, “purificarmi”.
Nell’antica tradizione la lebbra non è solo e non è tanto una malattia, ma è anche e soprattutto, una condizione di impurità che esclude il malato dal popolo e dai segni della fede! Per questo, infatti, il lebbroso rappresenta un’infermità grave e coinvolgente anche la comunione di fede!
Per questo, è significativo che il lebbroso sia la prima persona che, dopo il grande Discorso della Montagna, incontra Gesù!
Per questo, è significativo il termine “purificarmi”, che esprime un situazione e un evento più profondo e radicale rispetto ad una malattia!
Per questo, è altamente significativa la risposta del Signore: “Lo voglio: sii purificato!” (ver.3).
Ed è straordinario anche il gesto che accompagna queste parole: “Tese la mano e lo toccò”.
E’ un gesto che di per sé non potrebbe esserci!
La lebbra porta con sé anche una norma di separazione e di isolamento!
Gesù, invece, entra nella condizione e nella vicenda del lebbroso! Egli risponde in termini forti alla sua forte supplica: “Signore, se vuoi, puoi purificarmi” (ver.2) “Lo voglio, sii purificato” (ver.3)!!
Avvertiamo la forza di quel “lo voglio”! Gesù rivela la volontà di salvezza che Dio ha affidato al Figlio!
Questo mi sembra il motivo profondo per il quale Gesù chiede il silenzio del lebbroso purificato e gli indica il gesto che annuncerà e testimonierà l’evento, la presenza e la potenza del Messia del Signore, il Figlio di Dio che è venuto a salvare tutti e tutto.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.