6 Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
2 Commenti
Giovanni Nicolini
il 12 Giugno 2018 alle 07:27
Cercando di interpretare questa Parola del Signore, e quindi chiedendomi chi sono “i cani e i porci”, non sono dovuto andare molto lontano! Li ho trovati nella mia persona di peccatore, di violento e di superbo!
Per quello che sembra suggerire il nostro testo circa “le cose sante”, mi sembra, sia per me e forse anche per voi, evidente che le trovo ogni giorno nel Vangelo, e quindi in particolare nella Parola evangelica di ogni giorno, quella che ho il grande dono dal Signore, quella cioè di questo quotidiano cammino nella Parola, che è “il pane quotidiano” che riceviamo ogni giorno, come lo chiediamo nel “Padre Nostro”: “dacci oggi il nostro Pane Quotidiano”.
Certo, se voglio veramente accoglierlo e custodirlo, dono sublime del Signore, senza il quale non potrei fare un passo nel cammino quotidiano della vita!
Certo, tale dono assolutamente prezioso, non devo darlo al violento pericoloso e superbo che è dentro di me.
Ci saranno certamente altri “cani e porci”, ma resta che l’esperienza quotidiana della mia violenza negativa, la sperimento dentro di me!
Devo cercare e trovare, anche, se Dio vuole, dentro di me, una persona umile e piccola, affamata di perdono, di salvezza e di pace!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Roberto
il 12 Giugno 2018 alle 15:44
Quanti interrogativi in un solo versetto! Cosa sono “le cose sante” e le perle? Chi i cani e i porci, che possono addirittura sbranarci? Tralasciando tutte le interpretazioni, mi piace pensare a quella perla, a quel tesoro nascosto che incontreremo nel Vangelo di Matteo un po’ più avanti. E’ la perla preziosa del Regno di Dio che ci viene annunciato e che intendiamo accogliere in noi. E’ la Parola di Dio che Gesù ci annuncia e che stiamo ascoltando in questo “discorso della montagna”. Le beatitudini, il Padre nostro, l’amore dei nemici, la fiducia nel Padre che provvede…: tutte perle di una magnifica collana che possiamo portare al collo.
Cercando di interpretare questa Parola del Signore, e quindi chiedendomi chi sono “i cani e i porci”, non sono dovuto andare molto lontano! Li ho trovati nella mia persona di peccatore, di violento e di superbo!
Per quello che sembra suggerire il nostro testo circa “le cose sante”, mi sembra, sia per me e forse anche per voi, evidente che le trovo ogni giorno nel Vangelo, e quindi in particolare nella Parola evangelica di ogni giorno, quella che ho il grande dono dal Signore, quella cioè di questo quotidiano cammino nella Parola, che è “il pane quotidiano” che riceviamo ogni giorno, come lo chiediamo nel “Padre Nostro”: “dacci oggi il nostro Pane Quotidiano”.
Certo, se voglio veramente accoglierlo e custodirlo, dono sublime del Signore, senza il quale non potrei fare un passo nel cammino quotidiano della vita!
Certo, tale dono assolutamente prezioso, non devo darlo al violento pericoloso e superbo che è dentro di me.
Ci saranno certamente altri “cani e porci”, ma resta che l’esperienza quotidiana della mia violenza negativa, la sperimento dentro di me!
Devo cercare e trovare, anche, se Dio vuole, dentro di me, una persona umile e piccola, affamata di perdono, di salvezza e di pace!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Quanti interrogativi in un solo versetto! Cosa sono “le cose sante” e le perle? Chi i cani e i porci, che possono addirittura sbranarci? Tralasciando tutte le interpretazioni, mi piace pensare a quella perla, a quel tesoro nascosto che incontreremo nel Vangelo di Matteo un po’ più avanti. E’ la perla preziosa del Regno di Dio che ci viene annunciato e che intendiamo accogliere in noi. E’ la Parola di Dio che Gesù ci annuncia e che stiamo ascoltando in questo “discorso della montagna”. Le beatitudini, il Padre nostro, l’amore dei nemici, la fiducia nel Padre che provvede…: tutte perle di una magnifica collana che possiamo portare al collo.