17 Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 18 In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. 20 Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Matteo 5,17-20

La Parola che oggi riceviamo dalla bontà del Signore annuncia e ci propone la meraviglia di potere – dovere! – ascoltare tutta la Parola di Dio nella luce e nello Spirito di Gesù, il Cristo del Signore, il Figlio di Dio e Figlio dell’Uomo!
La Legge e i Profeti non solo non vengono aboliti dalla Persona e dall’opera di Gesù, ma ne sono pienamente illuminati e compiuti!
Lui stesso ci dice: “Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento!” (ver.17).
Per questo, “non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto” (ver.18). In Gesù, tutta la profezia di Lui, custodita nel prezioso divino Libro che noi chiamiamo “Vecchio Testamento”, in Luce, alla luce di Lui, si compie!
Per questo è così severa la Parola di oggi, e particolarmente nei vers.19-20, perché quello che trascurassimo di questa Parola, lo tradiremmo e scarteremmo da Lui che di tutta la Parola di Dio, sia della Prima come della Seconda Alleanza, è il compimento, e dunque la salvezza di tutta la creazione e di tutta la storia.
E’ la Parola che deve essere annunciata e testimoniata all’intera umanità!
Tale perenne attualità e novità della Parola di Dio è l’esperienza quotidiana che noi facciamo camminando in essa con la guida e la luce dello Spirito Santo!
Questa Parola, che è antica, in realtà è sempre nuova, perché lo Spirito incessantemente la illumina e incessantemente illumina noi. Trarre dalla Parola significati fissi e fermi è del tutto imprudente!
E’ bene e necessario entrare sempre nella Parola con l’invocazione e la guida dello Spirito.
L’esegeta, lo “studioso” della Bibbia indica dei significati della Parola, che in realtà incessantemente rivela la perenne novità della Parola stessa.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
La proclamazione delle Beatitudini deve aver provocato in molti un senso di delusione, di sgomento: “Beati i poveri…, beati i perseguitati…” Dal Messia atteso ci si aspettava ben altro: la forza dell’antenato re Davide, la furia del profeta Elia contro gli idolatri… Gesù allora spiega che non intende affatto “demolire” la Legge e i Profeti: le promesse dell’Antico Testamento trovano in lui il pieno compimento. Ma la fantasia e l’amore di Dio hanno inventato un modo nuovo, inaspettato e sorprendente per quel compimento. Ecco le Beatitudini, quei “precetti minimi” di cui parla il v.19. Gli studiosi concordano – per quel che so – nel vedere in questa espressione non i comandamenti della Legge mosaica, ma le nuove “regole” appena annunciate sul Monte. La fedeltà a queste regole (la “giustizia” del v.20) ci permetterà di entrare nel Regno di Dio e appartenervi.