23 Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. 24 La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. 25 Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Matteo 4,23-25

La Parola che oggi il Signore ci regala sottolinea con forza il carattere del “cammino” sia del Signore sia di coloro che lo seguono.
L’immagine è quindi quella di “grandi folle” (ver.25), sia di malati sia da coloro che li conducono a Gesù!
Malattie gravi e delicate, che sembrerebbero esposte ad essere piuttosto giudicate e allontanate: “indemoniati, epilettici (alla lettera: “lunatici”) e paralitici” (ver.24).
Dove vanno? Non sembra esserci altra direzione che quella di seguire Gesù!
Mi piace pensare che anche noi, oggi, siamo in questa folla di povera gente che segue il Signore.
Per noi il viaggio è seguirlo nel grande cammino che Lui conduce per noi e con noi “insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità del popolo” (ver.23): chiediamo la grazia di essere anche noi questo popolo di poveri dietro a Lui!
E’ gente che viene da luoghi diversi e che si unisce in questo cammino con Gesù!
E’ una bellissima immagine del cammino che ogni giorno facciamo insieme camminando nella sua Parola, dietro a Lui: suoi discepoli!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Mescolandoci tra la folla, come suggerisce Giovanni, o tra i discepoli, cosa possiamo vedere? In primo luogo vediamo Gesù che esce dalla sinagoga: lì ha insegnato, cioè ha commentato le Scritture e spiegato il loro compimento. Poi a tutti annuncia il Vangelo, la buona notizia del Regno di Dio. Vuol dire che Dio è qui, tra di noi, e – come “re” – si prende cura di noi. Gesù ce lo fa capire benissimo con la sua azione: guarisce “ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo”. Dio non manda malattie, anzi ci vuole guarire, vuole il nostro benessere, e non soltanto quello spirituale. Cosa sono le infermità? Tutto ciò che ci impedisce di accogliere e fare nostro il lieto annuncio di Gesù, di un Dio presente, che non giudica, che non chiede niente…, ma solo vuol dare e curare. Non ci sono limiti a questo dono di Dio: arrivano dalla Siria , dalla Transgiordania…, oltre che dalla Giudea e da Gerusalemme. Nomi geografici che suscitano in noi oggi amarezza e dolore.